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Decreto Cura Italia, il testo integrale

Vi proponiamo il testo integrale del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Cura Italia, entrato in vigore il 17 marzo 2020, a seguito dell’emergenza da Covid-19. Al suo interno, e in particolare all’articolo 48 (punto 1), vengono chiariti alcuni importanti aspetti relativi alle Strutture per le persone con disabilità e misure compensative di sostegno anche domiciliare.

Di seguito quanto recita il punto 1:

“… le pubbliche amministrazioni forniscono, avvalendosi del personale disponibile, già impiegato in tali servizi, dipendente da soggetti privati che operano in convenzione, concessione o appalto, prestazioni in forme individuali domiciliari o a distanza o resi nel rispetto delle direttive sanitarie negli stessi luoghi ove si svolgono normalmente i servizi senza ricreare aggregazione”.

A questo link, inoltre, potete consultare il testo integrale del Decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale:

Covid-19 e autismo, i servizi di ANGSA Umbria non si fermano

Garantita assistenza nel rispetto delle Direttive della Dirigenza Sanitaria Regionale

 In questi giorni di emergenza, per la cui gestione la Presidenza del Consiglio dei Ministri con il Presidente Conte hanno adottato misure importanti per il contenimento della diffusione del Coronavirus su tutto il territorio nazionale, ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria ha a cuore, come sempre, il sostegno alle famiglie di persone affette da autismo. Il Covid-19 rappresenta infatti un rischio dal forte impatto sociale, non solo per chi è maggiormente esposto al contagio, ma anche per chi, portatore di disabilità, necessita di attenzioni specifiche e coordinate, grazie al supporto del Servizio Sanitario Nazionale.

In queste ore, ANGSA Umbria ha per tali ragioni attivato una task force per fronteggiare l’emergenza da Coronavirus. Gli organi dirigenziali dell’associazione, infatti, hanno deciso di garantire la gestione degli utenti e il corretto svolgimento delle attività di presa in carico dei ragazzi con autismo, anche nell’ottica di non interrompere il sostegno alle famiglie, mission primaria di ANGSA che gestisce, a Limiti di Spello, il centro diurno semiresidenziale La Semente, con 12 utenti tra giovani e adulti.

Il gruppo di lavoro di ANGSA Umbria ha recepito le indicazioni dalla Giunta della Regione Umbria, a firma del Direttore Generale per la Salute e il Welfare, Dott. Claudio Dario, che ha disposto che “le strutture semiresidenziali debbono mantenere le attività rimodulandole in modo da garantire la gestione delle stesse in piccoli gruppi (4/5 utenti) e assicurando una distanza di sicurezza come raccomandato dal Ministero della Salute. (…) È importante sensibilizzare le famiglie per una scelta della permanenza a domicilio”.

ANGSA Umbria è, anche in questo frangente, in prima linea per continuare a garantire lo standard qualitativo del servizio: a ogni utente, è stato dunque assegnato un operatore, che svolgerà il servizio e il supporto socio-sanitario a domicilio. La ratio sta nel limitare il più possibile e in via del tutto preventiva un possibile contagio, monitorando costantemente l’eventuale insorgenza di problemi di natura sanitaria legati al Covid-19. Una scelta che ha incontrato una buona risposta da parte di operatori e famiglie.

Analogamente, ANGSA Umbria ha attivato le dovute misure per quanto riguarda il Centro Up, il centro per i più piccoli a Santa Maria degli Angeli: in questo caso, sono state interrotte le supervisioni a cura di personale proveniente da fuori regione e tutti gli interventi in gruppo, garantendo invece le sessioni di ABA (Applied Behaviour Analysis) con prestazioni 1:1 a distanza di un metro.

Al Senato, con esperti e testimonianze momento di confronto sui disturbi intellettivi

“Abbiamo sempre sostenuto il grande valore dell’agricoltura come fonte primaria di vita e opportunità di sviluppo. L’amore per questo settore e la consapevolezza di quanto ci possa offrire, ci ha spinti a incentivare la diversificazione delle attività dell’impresa agricola, tra queste, a renderci particolarmente orgogliosi, le opportunità fornite dall’agricoltura sociale. Grazie all’impegno di molti attori è diventata una pratica innovativa, elemento caratterizzante il ruolo multifunzionale dell’agricoltura”. Con questa premessa Cinzia Pagni, presidente ASeS Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, la Ong di Cia-Agricoltori Italiani ha aperto il convegno “L’Agricoltura per l’inclusione sociale di persone con disabilità intellettiva” che si è tenuto a Roma, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.

Una mattinata di approfondimento, riflessione e confronto arricchita dalla presenza della neuropsichiatra infantile Paola Vizziello, di Daniela Pavoncello per l’INAPP e Giuliano Ciano per il FNAS. Presenti anche i referenti di quattro esperienze che già hanno attivato percorsi di agricoltura socialeCapodarco, Semente, Istituto Agazzi-Arezzo Rete “ALL in For All”, Cooperativa Pegaso Progetto RAES Azienda Agricola Olivart. Sono intervenuti Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali e Susanna Cenni, vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera. A chiudere l’iniziativa il presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino.

In Europa la disabilità riguarda una persona su seicirca 80 milioni di individui in totale, tra questi il tasso di povertà è superiore del 70% rispetto alla media, – anche a causa delle difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, – percentuali che aumentano oltre i 75 anni di etàIn Italia 750 mila persone sono iscritte al collocamento obbligatorio. Questi numeri, destinati ad aumentare di pari passo con l’invecchiamento demografico della popolazione, chiamano tutti, ognuno a seconda delle proprie capacità e possibilità, ad un profondo senso di responsabilità. E’ proprio in questo contesto che ASeS-Cia ha scelto di essere protagonista, a fianco di chi ha dimostrato di condividere questa visione di social-inclusive community, nella costruzione di progetti e azioni volte a migliorare la qualità della vita, partendo da nuovi principi di welfare di comunità.

Esperienze sul campo hanno dimostrato che l’agricoltura sociale è un laboratorio a cielo aperto e che le progettualità possono riguardare ambiti diversi, tutti però orientati all’obiettivo primario dello sviluppo di attività con utilità sociale. Utilizzando quell’insieme di opportunità che l’agricoltura offre, nascono e si sviluppano percorsi di equità e uguaglianza. Il settore primario offre, come verificato dai feedback dei progetti, un contesto unico, anche se non esclusivo, per fornire in collaborazione con cooperative sociali, associazioni, comuni e aziende sanitarie, servizi alle persone più deboli. Ecco allora che l’agricoltura sociale, ha dato vita a importanti percorsi.

L’evento tenutosi al Senato, è stato dunque un’occasione di incontro e confronto sui progetti di ASeS-Cia e sulle esperienze delle aziende agricole che hanno scelto l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità intellettive e questo, partendo anche dal prezioso contributo fornito dai giovani del Servizio Civile e dai percorsi di agricoltura sociale confederali in diversi territori. Di particolare interesse, infine, la presentazione dei progetti che partiranno a breve e che coinvolgo giovani diversamente abili e, ogni qualvolta possibile, anche le loro famiglie.

“Siamo fieri del lavoro che ASeS svolge valorizzando il ruolo sociale dell’agricoltura e mettendola a servizio delle persone più in difficoltà -è intervenuto Dino Scanavino, presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani. Il valore delle iniziative è tangibile nei tanti casi aziendali che vedono coinvolti gli agricoltori di Cia. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione anche delle istituzioni -ha concluso Scanavino- in particolare nelle aree del Paese più periferiche, dove i servizi scarseggiano e l’agricoltura diventa unico baluardo d’inclusione”.

Autismo e inclusione lavorativa: per Marco arriva un contratto di lavoro

Parlare di autismo significa riflettere e considerare le problematicità a 360 gradi: vuol dire occuparsi dei bambini e delle loro famiglie, così come degli over 18, che affrontano problemi legati al mantenimento delle abilità acquisite, all’ulteriore abilitazione e all’integrazione. Nell’ambito specifico del lavoro un buon esempio arriva da Spello, in provincia di Perugia, dove, grazie all’impegno di ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria, Marco, dal 2001 utente del centro diurno diventa socio lavoratore della cooperativa agricola sociale.

Marco ha compiuto un percorso importante, stimolante quanto faticoso, che lo ha condotto verso una maggiore indipendenza, verso l’inclusione sociale e lavorativa. Fondamentali lungo la strada sono stati l’impegno della Azienda Sanitaria di Terni, il supporto della sua famiglia, dell’associazione e degli operatori qualificati de La Semente che hanno accompagnato Marco in questi anni di integrazione. All’interno del centro diurno, infatti, i giovani e adulti affetti da autismo seguono un cammino fatto di interazione, cognizione ed esperienza. Le attività laboratoriali in tal senso risultano fondamentali: dalla gestione della cucina, alle attività di ceramica, arte, carta e confezionamento, fino al contatto con la natura grazie alla coltivazione e alla raccolta di ortaggi e verdure in campo.

Marco avrà adesso la possibilità, grazie alla firma del contratto con la cooperativa agricola sociale, spin-off dell’associazione, di avere un impiego: accolto dagli altri soci, potrà dare il suo contributo nelle attività quotidiane in fattoria e all’interno dell’agriturismo.

ANGSA Umbria è l’associazione umbra impegnata nel campo dell’autismo. Dal 2001 si prende cura di persone affette dalla sindrome dello spettro e delle loro famiglie; oltre ai servizi offerti ai ragazzi adulti, dal 2017 ha avviato un centro socio-educativo per minori e adolescenti che offre i più moderni approcci cognitivo-comportamentali a circa 25 utenti. Fortemente convinta che i soggetti autistici debbano poter godere degli stessi diritti e opportunità di tutti i cittadini, promuove inoltre la conoscenza dell’autismo sensibilizzando la comunità civile con diverse forme di eventi pubblici.

 

la semente

“Diversamente creativi” torna a colorare il centro storico nel segno dell’inclusione

Venerdì 3 maggio in piazza IV novembre e parte di Corso Vannucci, si è svolta “Diversamente Creativi”, manifestazione dedicata al tema della disabilità e dell’inclusione, con l’obbiettivo di sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica riguardo a questi temi, attraverso l’arte e tutte le sue molteplici sfaccettature. Anche i ragazzi del centro diurno La Semente, gestito da ANGSA Umbria, vi hanno preso parte.

L’evento, organizzato dall’Assessorato ai Servizi Sociali, Edilizia Pubblica, Famiglia, Pari Opportunità del Comune di Perugia in collaborazione con Consorzio Auriga insieme ad altre associazioni, onlus e cooperative che si occupano di disabilità, è patrocinato dalla Regione Umbria (Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e Osservatorio Regionale Umbro sulla condizione delle Persone con Disabilità), dal Comune di Perugia, da Usl Umbria 1, Ufficio Scolastico Regionale e ARPA Umbria.
A partire dalle 8.30 e per tutta la mattinata la manifestazione si è articolata con stand espositivi e spazi di lavoro che hanno visto protagonisti un gran numero di ragazzi provenienti da diversi istituti scolastici, centri diurni, centri socio riabilitativi educativi ed associazioni di volontariato. Ognuno di questi ha avuto l’occasione di esporre i frutti del lavoro svolto durante l’anno e continuare le attività sul posto, in un’atmosfera colorata e divertente che già negli anni passati ha visto animare il centro storico con esibizioni musicali, opere di pittura, lavorazioni in ceramica, bodypainting e tanto altro ancora.
La manifestazione vuole perseguire i principi fissati dalla Convezione Onu sui diritti delle persone con disabilità, carta fondamentale nata per garantire la piena realizzazione di tutti gli individui con disabilità, garantendone i pieni diritti, le pari opportunità e l’inclusione, attraverso la rimozione di ogni tipo di ostacolo socio-economico e la lotta a tutti i fenomeni di discriminazione. La piena applicazione della Convenzione si potrà avere solo quando riusciremo a compiere un cambiamento culturale, che non vede più la persona disabile come un “diverso” ma, come tutti, un individuo portatore di potenzialità che può spendere per gli altri e per se stesso, all’interno di una città che deve consentirgli sotto tutti gli aspetti di poter individuare, sviluppare ed esprimere queste peculiarità.
Proprio partendo da questi presupposti e principi ispiratori sarà firmato da tutti i soggetti ideatori e patrocinatori dell’evento un documento estremamente importante, il “Manifesto di intenti per la piena attuazione dei 50 articoli della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”, che vedrà istituzioni pubbliche e private sottoscrivere l’impegno a perseguire la realizzazione di quanto enunciato dalla Carta delle Nazioni Unite, attraverso attività di promozione, collaborazione e rafforzamento dei servizi.
Su questo fronte, quello dei servizi, particolare menzione meritano i numeri che escono dal Comune di Perugia, che negli ultimi 5 anni sotto l’indirizzo di Edi Cicchi, Assessore ai Servizi sociali, ha visto l’attivazione di 350 borse lavoro, l’avvio di 30 progetti di vita indipendente e la creazione di un Piano intersettoriale per le politiche inclusive.
Solo una parte, seppur importante, dell’imponente lavoro che ancora c’è da fare e che proprio con la firma del Manifesto si rafforzerà la volontà di proseguire. Un atto che appare senz’altro necessario a fronte dei tanti episodi di bullismo e discriminazione che ancora oggi, in tutto il mondo, molti disabili subiscono a scuola, sui luoghi di lavoro e nella vita di tutti i giorni.
La cerimonia della firma è avvenuta alle ore 10.45 presso la Sala del Dottorato, all’interno del Museo del Capitolo della cattedrale di San Lorenzo.

Autismo e biologia | L’attività fisica fa bene

Pubblichiamo l’articolo di Daniela Mariani Cerati

E’ noto da tempo che l’attività fisica fa bene alla salute. Contrasta l’obesità e le malattie metaboliche e protegge dalle malattie cardiovascolari, tanto che oggi molti medici la prescrivono già nella ricetta medica.

Per le persone con autismo molti autori avevano notato benefici anche sull’apprendimento, sulle stereotipie, sull’aggressività e sulle  funzioni socioemotive.
Toscano e colleghi hanno voluto dimostrarlo con la metodologia della  sperimentazione randomizzata controllata e hanno pubblicato i dati  nell’articolo Percept Mot Skills. 2018 Feb;125(1):126-146. doi:  10.1177/0031512517743823. Epub 2017 Dec 9. Exercise Effects for Children With Autism Spectrum Disorder: Metabolic  Health, Autistic Traits, and Quality of Life. Toscano CVA, Carvalho HM, Ferreira JP.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29226773

Essi hanno esaminato gli effetti di un intervento durato 48 settimane,  oltre che sul peso corporeo e sul profilo metabolico, anche sui sintomi  propri dell’autismo e sulla qualità della vita dei bambini come  percepita dai genitori.

Hanno reclutato 90 bambini dai 6 ai 12 anni, tra cui 8 femmine, da un  centro per l’autismo del Brasile, località Maceio´/Alagoas.
I partecipanti sono stati randomizzati in rapporto 3 : 1 in due gruppi:  67 nel gruppo di intervento e 23 nel gruppo di controllo. Il campione finale era composto da 46 e 18 bambini rispettivamente nel  gruppo sperimentale e nel gruppo di controllo

Il gruppo sperimentale aveva un programma di attività ginniche di 48  settimane con due sessioni settimanali, ciascuna di 40 minuti Le sessioni di ginnastica avevano il seguente programma: 5 minuti di fase preparatoria, 30 minuti di esercizi ginnici veri e propri, 5 minuti di ritorno alla calma durante i quali i genitori praticavano un leggero massaggio sulla schiena dei bambini.

Il gruppo sperimentale, alla fine delle 48 settimane, mostrava  miglioramenti nei sintomi di autismo, in particolare nei comportamenti  ripetitivi e stereotipati e nella qualità della vita percepita dai  genitori.
Gli autori hanno esaminato anche i cambiamenti positivi dei parametri  metabolici, ma questo non ci pare molto originale, in quanto é  ampiamente dimostrato che l’attività fisica contrasta l’obesità e  migliora i parametri metabolici e non si capisce perché nelle persone  con autismo questo dovrebbe essere diverso. Mi sembra più interessante il fatto di avere documentato quantitativamente e con un gruppo di  controllo il miglioramento comportamentale.

Se quindi c’erano già dei validi motivi per mettere nel programma di vita delle persone con autismo una costante attività fisica, ora ce n’é uno in più. Naturalmente non dobbiamo copiare alla lettera ciò che é stato fatto nella sperimentazione. Camminate, corse, salti, nuotate, arrampicate, giri in bicicletta vanno tutti bene, tenendo in debito  conto i gusti e le competenze di ciascuno, perché, anche se di medicina si tratta, si deve trattare di una medicina piacevole e non della medicina amara di collodiana memoria.

Anche a La Semente e al Centro Up, rispettivamente centro diurno a Limiti di Spello per giovani e adulti e centro per i piccoli situato a Santa Maria degli Angeli, si fa sport. Ogni mattina si procede al risveglio muscolare, alla conoscenza del proprio corpo e degli spazi. Ne avevamo anche parlato in questo articolo: Krav Maga e Autismo.

Armonizzare i movimenti per imparare a socializzare è dunque importante.

Open Day, Open Night | ANGSA Umbria a Foligno con il centro diurno La Semente

Insieme al solito “open day”, attraverso il quale ogni scuola promuove le proprie potenzialità ai possibili iscritti, l’Istituto Comprensivo Foligno 2 offre alla cittadinanza la prima “Open Night”, evento che prende le forme dalla vision di una scuola sempre maggiormente aperta, inclusiva, innovativa e flessibile. Anche ANGSA Umbria parteciperà all’evento, con i ragazzi del centro diurno La Semente di Limiti di Spello, gestito dall’associazione.
Nei suggestivi spazi di Palazzo Barnabò, venerdì 14 dicembre a partire dalle 20, artisti professionisti nel campo della musica e del teatro si alterneranno per offrire performances che spaziano dal repertorio per coro di Verdi alle suggestioni della musica argentina, dalla musica da camera ottocentesca a installazioni di musica contemporanea, dal Natale di Pirandello alla celebrazione del viaggio fino alle esposizioni d’arte pittorica che adorneranno gli eleganti corridoi del Barnabò. Interverranno l’Accademia Perusina, coro umbro che porterà sul palco più di 20 elementi, il compositore Antonio Diotallevi con le sue installazioni, la flautista Cristina Palomba, il pianista Fabio Berellini, le pittrici Elfrida Gubbini e Santa Baldoni e gli attori Sabina Antonelli e Pino Menzolini. Il tutto introdotto dall’apericena bio curato dalla cooperativa agricola sociale di Limiti di Spello, La Semente, e servito dai ragazzi del centro diurno gestito dall’Associazione Angsa Umbria Onlus, dedita al sostegno delle famiglie di ragazzi e bambini con sindrome dello spettro autistico.
L’evento intende far emergere le connotazioni distintive della vision della scuola: aperta non solo in senso figurato, ma anche e soprattutto nell’incontro con i ragazzi e la cittadinanza, attraverso la realizzazione non solo di percorsi didattici di qualità, ma anche di progetti extrascolastici in grado di offrire risorse alle esigenze di tutta la cornice sociale per la quale si consolida come importante riferimento; già da ora l’offerta formativa delle otto scuole afferenti all’Istituto è ampia a tal punto da offrire continui appuntamenti pomeridiani per bambini e adulti, anche attraverso corsi ed eventi realizzati con il contributo dell’Unione Europea. Una scuola che pone sempre al centro l’individuo e si propone di coglierne e valorizzarne al massimo le potenzialità e le peculiarità: questo è espresso in maniera perfetta anche nel nuovo logo dell’Istituto, realizzato dagli studenti di Grafica Pubblicitaria dell’Orfini, che verrà presentato in occasione dell’Open Day, in programma dalle 16 sempre a Palazzo Barnabò, che precede l’Open Night delle 20. Una manifestazione ricca attraverso la quale la scuola si racconta, immersa nella cultura che prende forma.

Biglietti augurali da IdeAttivaMente. Le creazioni dei ragazzi del centro diurno La Semente

Nasce la collaborazione tra la start-up di Bastia Umbra e la realtà gestita da ANGSA Umbria Onlus

Biglietti augurali e artigianato solidale sono al centro della nuova collaborazione tra il centro diurno per giovani e adulti autistici La Semente e IdeAttivaMente, start-up umbra. Sono infatti disponibili, presso il punto vendita di IdeAttivaMente in Via Los Angeles 155, a Santa Maria degli Angeli, le creazioni dei ragazzi del centro di Limiti di Spello. I biglietti sono realizzati all’interno di uno dei laboratori molto attivo a La Semente, centro gestito da ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria Onlus, da anni impegnata nel sostegno alle famiglie di persone nello spettro.

IdeAttivaMente è una start-up umbra, nata tra Bastia Umbra e Assisi con a cuore lo sviluppo del territorio locale. Si occupa di didattica intesa in senso ampio: dall’innovazione digitale, alla robotica al gioco educativo e didattico. Ha da subito ricoperto un duplice ruolo: il primo è quello legato alla formazione e all’organizzazione di corsi e eventi legati al mondo tecnologico, della robotica educativa, dell’innovazione didattica, rivolti a bambine e bambini dai 4 anni di età. Il secondo è quello legato alla vendita di prodotti innovativi, giochi e giocattoli che hanno un fine educativo, mantenendo, tuttavia, un alto livello di divertimento. IdeAttivaMente ha portato in Umbria marchi dapprima sconosciuti, sia nel settore education che della vendita al dettaglio. Prodotti che hanno da subito riscosso un grande apprezzamento. Il negozio non è solo un punto vendita, ma un vero e proprio spazio di incontro, di gioco, dove poter costruire, sperimentare e divertirsi avendo sempre a disposizione animatori e educatori specializzati con i quali confrontarsi. Uno spazio aperto, dove poter mettere le mani in pasta.

La continua ricerca di prodotti innovativi, naturali, vicino alle esigenze dei genitori ha portato dunque la start-up a valutare la realizzazione di biglietti augurali davvero speciali. Una valida collaborazione, quella nata con il centro diurno La Semente, che ha rimesso al centro l’attenzione per il territorio, la manualità, l’artigianato, l’educazione e, soprattutto, l’amore per le cose belle e fatte a mano. Tutti valori che entrambe le realtà coltivano sin dalla loro nascita.

Così come il laboratorio di carta a La Semente (tra le altre attività organizzate all’interno del centro diurno e seguite da operatori specializzati), oltre ad essere un’attività particolarmente gradita ai ragazzi, è da sempre a loro funzionale per apprendere il lavoro e la manualità, oltre che a rispettare i tempi d’attesa. A La Semente si produce carta seguendo le antiche tradizioni dei mastri cartai.

“Ci piace lavorare in rete – dicono da IdeAttivaMente – poter dare il nostro contributo, sperimentare nuove strade, supportare e valorizzare le eccellenze, fare squadra. Un processo senza dubbio lento, al quale però guardiamo con fiducia e ci sentiamo entusiasti quando nascono idee belle come questa degli biglietti augurali realizzati dal Centro Diurno La Semente”.

Non vi resta che scoprire i biglietti augurali in negozio: IdeAttivaMente vi aspetta in Via Los Angeles, 155 a Santa Maria degli Angeli (PG).

“Una profondissima quiete” | I ragazzi de La Semente partecipano alla mostra di Francalancia

Un universo incantato che si rivela attraverso una selezione di capolavori provenienti da musei, fondazioni, istituzioni bancarie e collezioni private per riportare all’attenzione del pubblico una delle correnti più poetiche e suggestive dell’arte del Novecento, il Realismo Magico. All’interno di tale movimento trova la sua dimensione più autentica l’opera di Riccardo Francalancia, artista nato in Umbria, ad Assisi.

Proprio ad Assisi, nel centralissimo Palazzo Bonacquisti, dal 18 maggio si può visitare la mostra “Una profondissima quiete. Francalancia e il ritorno alla figura tra de Chirico e Donghi” voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte.

Per l’occasione, anche i ragazzi del centro diurno La Semente di Limiti di Spello si sono recati alla mostra, per apprendere le bellezze dell’arte visiva, disegnare, esprimersi a loro volta attraverso l’arte. Un laboratorio artistico, che pone al centro dell’attività di operatori e ragazzi il messaggio visivo.

A cura di Vittorio Sgarbi, Beatrice Avanzi e Michele Dantini, il percorso espositivo porta per la prima volta in Umbria un progetto articolato che si sofferma sulle tappe artistiche, ma anche umane, degli autori che hanno caratterizzato la pittura italiana degli anni Venti e Trenta e che va, appunto, sotto il nome di “Realismo Magico” – così come venne definito dallo scrittore Massimo Bontempelli in Italia e dal critico Franz Roh in Germania – con uno sguardo interessante sulla pittura del ritorno all’ordine e alla figura.

Tra gli artisti in mostra oltre a Riccardo Francalancia troviamo Giorgio de ChiricoFelice CasoratiCagnaccio di San PietroAntonio Donghi, Francesco Trombadori, Mario ed Edita BroglioMario Mafai, Scipione, Corrado CagliMario Tozzi, Gisberto Ceracchini, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Renato Paresce, Fausto Pirandello, Giuseppe Capogrossi, Gianfilippo Usellini e molti altri ancora.