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La Presidente di ANGSA Umbria insignita del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana

Paola Carnevali Valentini da anni impegnata accanto alle persone con autismo

Paola Carnevali Valentini, presidente di ANGSA Umbria, è stata insignita del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Il riconoscimento arriva dopo anni di impegno per una nobile causa, complessa, ma altissima: la tutela dei diritti delle persone con sindrome autistica.
Paola Carnevali Valentini, madre di Marco, ragazzo nello spettro, è la fondatrice, insieme ad un gruppo di persone, di ANGSA Umbria, nata ormai oltre venti anni fa, nel 2001. Il suo impegno è stato anche una risposta e una richiesta di riscatto al periodo buio che le famiglie con persone con autismo affrontavano in quel periodo: si pensi alle visioni psicodinamiche, oggi superate, in base alle quali per la cosiddetta “mamma frigorifero” venivano tracciati percorsi di riabilitazione a causa di una presunta incapacità relazionale nei confronti del bambino. Donna dal senso civico illuminante, nonostante gli enormi ostacoli affrontati nel tempo, con la sua squadra la presidente di ANGSA Umbria ha fatto sì che i genitori trovassero una realtà in cui camminare insieme, senza vergogna o paura di stigma.
Tra le attività realizzate, incontri, convegni e seminari, anche di frontiera per il panorama umbro; la progettazione, a partire dal 2007, di strutture diurne socio-riabilitative e l’inaugurazione, nel 2010, di un centro diurno semiresidenziale, La Semente a Limiti di Spello, per le autonomie e la formazione professionale dei giovani e adulti con autismo, che ad oggi conta 17 utenti provenienti anche da fuori regione; nel 2016 si apre poi il centro “Up!”, la struttura socio-educativa dedicata ai minori a Santa Maria degli Angeli, creata per promuovere e attuare progetti educativi con metodologia cognitivo comportamentale e che ad oggi conta 25 ospiti attivi. Tutti servizi che, nonostante il Covid-19, non si sono mai fermati, garantendo il supporto alle famiglie e agli utenti. Si tratta inoltre di realtà che generano una quota considerevole di lavoro: 5 lavoratori svantaggiati, 25 occupati normodotati tra medici, psicologi, pedagogisti, educatori, personale amministrativo e staff.

Convegno ANGSA Bologna, “Autismo, non solo bambini” | L’intervento dall’Umbria

Durante il convegno organizzato da Angsa Bologna, anche la presidente di Angsa Umbria, Paola Carnevali Valentini, ha preso parola per parlare di autismo, concentrandosi in particolare sull’esperienza del centro diurno La Semente, a Limiti di Spello, dove vengono accolti adulti con o senza disabilità intellettiva, senza limiti di gravità. Un team di operatori formati e motivati tiene impegnati gli utenti con attività che li preparano al lavoro agricolo, utilizzando tutto il tempo necessario.
Quando le abilità acquisite sono spendibili nel lavoro produttivo, essi diventano dei veri lavoratori con regolare busta paga e vengono trasferiti o nella fattoria sociale annessa alla semente o in aziende agricole del territorio.

La relazione di ANGSA Umbria si può ascoltare al link:

  https://www.youtube.com/watch?v=c6LZjs2B_ow&t=8s

Il lavoro

Francesco Crisafulli e Ingrid Bonsi hanno parlato, a loro volta, di lavoro. Se il lavoro non é l’unico elemento costitutivo dell’adultitá, esso ne é comunque uno dei principali. Il lavoro dà la soddisfazione di vederne il risultato a prodotto finito, rende possibile l’incontro con altre persone con le quali possono nascere belle amicizie, dà un ritmo alla giornata e aumenta l’autostima, oltre naturalmente alla soddisfazione dello stipendio alla fine del mese.
Se questo è valido per tutti, lo è molto di più per chi ha poche risorse. Chi infatti ha cultura, interessi, amici, fantasia e soldi, sa benissimo come passare piacevolmente il tempo anche senza lavorare, ma questo non vale per chi non ha queste fortunate caratteristiche.
Se lo spettro dell’autismo é molto ampio, anche l’offerta di lavoro deve essere ampia e variegata.

Francesco Crisafulli e Ingrid Bonsi hanno presentato un’esperienza di collaborazione tra l’ASL e un’azienda privata per l’inserimento lavorativo di persone con autismo ad alto funzionamento. Si tratta di lavoro nell’ambito dell’informatica.
Siamo ancora nella fase dell’apprendistato, ma un apprendistato pensato appositamente per queste persone con le loro peculiarissime esigenze. La formazione avviene in azienda con il supporto degli educatori dell’ASL. Si tratta di un’esperienza del tutto nuova e noi facciamo il tifo perché tutti gli apprendisti dopo il periodo di formazione vengano assunti.
Questo lo impareremo in un prossimo evento. Intanto ascoltiamo Francesco Crisafulli e Ingrid Bonsi al link:

https://www.youtube.com/watch?v=5MKXgEmgrOA&t=5s 

Infine a questo link trovate le slide della loro presentazione:

http://www.autismo33.it/autismo_edu/14_ott_2017_non_solo_bambini/crisafulli.pdf