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In autunno il corso di formazione “Tra le stelle!” a Narni

Angsa Umbria organizza il corso di formazione “Tra le stelle“, promosso dalla Zona Sociale n.11 (Comune di Narni capofila) e con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le Disabilità.

L’obiettivo del corso è quello di promuovere l’autonomia e l’inserimento sociale di bambinə e ragazzə con diagnosi di autismo attraverso il potenziamento delle skills delle figure curanti ed educanti.

Sei un docentə di sostegno, un educatorə o un famigliare?
Risiedi o lavori nella Zona Sociale 11 (Narni, Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Otricoli, Penna in Teverina)?

Una volta compilato, invialo a segreteria@angsaumbria.org (la stessa casella di posta elettronica offre anche risposte ai tuoi dubbi). Puoi entrare a far parte della classe registrandoti entro e non oltre il 15/09.

Quattro i moduli che da settembre a gennaio 2024 verranno proposti presso il Palazzo dei Priori di Narni:
– Comunicazione Aumentativa Alternativa (Docente – Giovanni Magoni);
– I principi dell’Analisi del Comportamento Applicata ABA (Docente – Lucia D’Amato);
– Team Teach e approccio al comportamento problema (Docente – Luca Urbinati);
-Affettività e sessualità (Docenti – Staff “Love Life”).

Al termine del corso verranno rilasciati attestati e certificazioni di frequenza.

Disabilità: a Perugia il Ministro Alessandra Locatelli, incontra la presidente e i componenti dell’Osservatorio regionale

Condividere riflessioni sulle strategie in atto e su quelle future, con un unico obiettivo: garantire la tutela dei diritti delle persone con disabilità, nonché i massimi livelli di assistenza e cura per non lasciare indietro nessuno e in particolare chi ha necessità di maggiore assistenza.

Sono stati molti i temi portati dall’Osservatorio regionale per le persone con disabilità all’attenzione del Ministro  Alessandra Locatelli che, in questi giorni, è in Umbria per conoscere da vicino la realtà del territorio e incontrare le associazioni, le famiglie e le persone con disabilità.

Nel pomeriggio di sabato il Ministro ha partecipato a Perugia a un incontro voluto dalla Presidente dell’Osservatorio regionale, Paola Fioroni, alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei,  dell’assessore regionale alla Salute e alle Politiche Sociali, Luca Coletto, insieme ai rappresentanti delle associazioni che compongono l’Osservatorio e i referenti delle Usl, dei Comuni, della Regione, dell’Università e la Scuola di amministrazione pubblica di Villa Umbra, che appoggia l’Osservatorio per l’organizzazione di eventi e per la formazione.

“Sono qui per aggiornarvi sulle azioni del Governo – ha detto il Ministro Locatelli – ma anche per ascoltare. L’ascolto è fondamentale e l’Osservatorio dialoga costantemente con i referenti delle aree tematiche sociali e socio sanitarie di tutto il territorio. Tutte le decisioni che prendiamo devono essere frutto del confronto tra istituzioni ed Enti del Terzo Settore. Solo in questo modo, quindi insieme, possiamo raggiungere i bisogni dei cittadini e dare risposte mirate, questo è il senso della co-programmazione e della co-progettazione ”.

“Gli anni della pandemia – ha proseguito il ministro – ci hanno insegnato l’importanza di lavorare insieme. Per superare grandi sfide è necessaria una grande sinergia tra istituzioni, enti del terzo settore e anche del mondo privato e del privato sociale”.

Circa l’attuazione della legge delega per la disabilità, il Ministro ha annunciato che i primi tre decreti sono alla concertazione dei ministeri competenti e ha sottolineato che “si sono insediati anche i due tavoli per gli altri due decreti, quelli più impegnativi: per la riforma dell’accertamento dell’invalidità civile e della disabilità e per la valutazione multidimensionale e il progetto di vita. Si tratta di un momento storico eccezionale che dobbiamo saper cogliere lavorando tutti insieme per fare un grande salto di qualità anche culturale, per mettere la persona al centro del progetto di vita e per valorizzare le competenze e i talenti di tutti”.

Sull’importanza del “lavoro di squadra” ha posto l’accento anche la presidente Tesei che, dopo aver ringraziato il Ministro per la sua presenza in Umbria e la presidente dell’Osservatorio regionale Paola Fioroni per il lavoro che sta svolgendo, ha evidenziato che “la Regione Umbria, da subito, ha voluto creare un percorso che metta al centro la persona”.

La presidente Tesei ha quindi rimarcando l’importanza dell’inclusione socio-lavorativa, sottolineando che “assumere una persona con disabilità non dovrebbe essere un obbligo, ma una precisa scelta, nella consapevolezza che in ogni persona c’è una ricchezza da valorizzare e bisogna permettere a ognuno di esprimersi”.

L’assessore Luca Coletto, si è soffermato sul ruolo dell’Osservatorio che “rappresenta un sensore sul territorio”, – ricordando che, “proprio grazie all’Osservatorio, è stata avviata la creazione di un database dinamico per avere un quadro reale quantitativo e poi qualitativo della condizione che le persone con disabilità vivono nella nostra regione per poi, anche attraverso la co-progettazione, riuscire a dare risposte più vicine alle necessità di tutti i cittadini”.

“L’Osservatorio approfondisce tematiche e aspetti relativi alla vita delle persone con disabilità  – ha ribadito Paola Fioroni – con un unico scopo che è quello  della  massima tutela e il pieno rispetto dei diritti. Il rispetto della persona infatti, – ha aggiunto – passa necessariamente dalla garanzia che ognuno, secondo le proprie possibilità, possa realizzare un progetto di vita autonoma e inclusivo a 360 gradi, quindi partendo dal diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione, al tempo libero, allo sport, all’autonomia e inclusione lavorativa”.

“Tutto ciò  – prosegue Fioroni – si può ottenere attraverso l’organizzazione di prestazioni e servizi che non cadono dall’alto, ma che sono organizzati direttamente sulla base delle esigenze dei soggetti interessati e delle loro famiglie. In questo contesto,  il confronto con il Governo centrale si rivela fondamentale per capire l’evoluzione di alcuni passaggi sostanziali e indispensabili per l’attuazione della legge delega sulla disabilità, nonché per conoscere lo stato dell’arte dei decreti attuativi, la normativa sui caregiver e, in primis, a che punto è la normativa che trasforma in realtà l’applicazione del cosiddetto ‘progetto personalizzato’. L’attuazione di questa grande evoluzione normativa – ha sottolineato – avviene in un momento in cui le Regioni e i Comuni come enti attuatori, dovranno realizzare progetti finanziati con le ingenti risorse del PNNR. Una grande sfida questa, che se ben interpretata, ci permetterà di riprogettare un intero sistema all’insegna dell’inclusività”.

“Scopo dell’Osservatorio – ha evidenziato Fioroni – è quello di fare analisi e studi per poi elaborare proposte.   L’Umbria sui temi legati alla disabilità credo possa diventare un laboratorio per sperimentare percorsi finalizzati a restituire alla persona un ruolo sociale adeguato”.

L’incontro si è concluso con l’ascolto dei soggetti intervenuti.

Disabilità e lavoro: ragazzo con autismo assunto a La Semente

Un nuovo traguardo per la cooperativa agricola sociale a Limiti di Spello.

Il 2023 de La Semente, cooperativa agricola sociale a Limiti di Spello, si apre con una buona notizia: Nicolas ha firmato il suo primo contratto di lavoro. Diviene così a pieno titolo un lavoratore della cooperativa agricola sociale e sarà impegnato nel comparto agricolo in cui La Semente lavora da diversi anni.

E’ per noi un nuovo grande traguardo – ha dichiarato Andrea Tittarelli, legale rappresentante della cooperativa agricola sociale – dopo altre quattro esperienze inerenti a persone con sindrome dello spettro che abbiamo inserito al lavoro all’interno delle attività de La Semente e di Imprese Profit, come Cantine Di Filippo, adeguatamente sensibilizzate e formate – target, quello dell’autismo, che fino a dieci anni fa in tutta la penisola italiana non conosceva questa opportunità”. Si tratta di un nuovo successo per questa impresa, spin-off di ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria: quando 15 anni fa fu disegnato il progetto per l’inserimento lavorativo in agricoltura sociale, originato dal centro diurno per giovani adulti autistici (situato sempre nelle campagne di Spello a due passi dalla cooperativa), uno degli obiettivi a cui l’associazione e i “coltivatori di intenti” de La Semente miravano era proprio quello di integrare all’attività produttiva in campo agricolo i servizi occupazionali per soggetti svantaggiati.

Nicolas ha avuto l’opportunità di iniziare a lavorare in questo contesto grazie al progetto Open Farms (di cui ANGSA Umbria e La Semente sono stati partner), finanziato dal piano di sviluppo rurale della Regione Umbria tramite fondi europei. Il progetto biennale ha avuto la finalità di promuovere un’economia sociale più competitiva mediante la promozione di attività innovative di welfare territoriale e il sostegno all’avvio e al rafforzamento di attività imprenditoriali sociali in aree rurali.

Dopo Open Farms, Nicolas ha dimostrato nel tempo una grande capacità sia manuale sia comportamentale ed è così riuscito a ottenere una borsa lavoro grazie al grande impegno e supporto dell’Asl locale di Foligno, che da anni crede nel progetto La Semente. Nicolas è stato dunque il protagonista di un percorso strutturato, supportato dalla presenza di operatori professionisti (tra cui Tommaso Giubboni, suo tutor, e Lucrezia Taralla, che ha affiancato l’inserimento di Nicolas durante il suo percorso nel servizio civile) e alla supervisione della direzione della cooperativa. “Un’altra grande riprova – conclude Tittarelli – che ci ricorda come un sistema composito in grado di coinvolgere il sistema sanitario e l’ambito cooperativo (nel nostro caso anche il mondo profit) possa produrre benessere sociale e garantire sia la cura di soggetti con gravi difficoltà, ossia coloro che dato il livello di compromissione sono presi in carico a lungo termine nel centro diurno semiresidenziale, sia l’autonomia di persone che pur nella disabilità riescono a esprimere alte capacità, ossia i lavoratori svantaggiati”.

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA

Pubblichiamo di seguito le LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA AI FINI DELL’INCLUSIONE SCOLASTICA E DEL PROFILO DI FUNZIONAMENTO TENUTO CONTO DELLA CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE (ICD) E DELLA CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE (ICF) DELL’OMS.

Le Linee Guida definiscono:

a) i criteri, i contenuti e le modalità di redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica, tenuto conto della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) e della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) dell’OMS;

b) i criteri, i contenuti e le modalità di redazione del Profilo di funzionamento, tenuto conto di ICF dell’OMS.

Le linee guida possono essere consultate a questo link:

https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3276_allegato.pdf

Inizio della scuola e alunni con disabilità. Il questionario della FISH

La scuola è iniziata da poco meno di un mese, ma non per tutti. In queste prime settimane abbiamo già notizia di segnalazioni su violazioni e disagi per alunne ed alunni con disabilità.

Per questo motivo, la FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, ha lanciato un sondaggio breve e anonimo per capire come è iniziato l’anno scolastico per le alunne e gli alunni con disabilità.

Il sondaggio, i cui dati non hanno velleità statistiche, può essere utile ad avere un’idea organica della situazione e sono utili nei confronti e nelle doverose rivendicazioni di queste settimane verso il Ministero competente.

Come ANGSA Umbria è per noi importante darne diffusione. L’appello alle famiglie è quindi accorato: collaborate e diffondete l’iniziativa.

QUI IL LINK AL SONDAGGIOhttps://bit.ly/3CmwEnR

Agevolazioni fiscali disabili 2022: regole e guida aggiornata dalle Entrate

Pubblichiamo di seguito la guida per le agevolazioni fiscali disabili 2022, che è possibili visualizzare anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

La guida è consultabile a questo link: https://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2021/06/Guida_alle_agevolazioni_fiscali_per_le_persone_con_disabilit%C3%A0.pdf

La guida, scaricabile anche in formato pdf, si divide in:

  • Introduzione;
  • Agevolazioni per il settore auto;
  • Altre agevolazioni.

Tra queste ultime, gli argomenti trattati riguardano:

  • Detrazione per figli a carico;
  • Spese sanitarie e mezzi di ausilio;
  • Detrazione per gli addetti all’assistenza a persone non autosufficienti;
  • IVA ridotta per i mezzi di ausilio e i sussidi tecnici e informatici;
  • Altre agevolazioni per i non vedenti;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Detrazione per polizze assicurative;
  • Imposta agevolata su successioni e donazioni.

 

LE AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ

La normativa tributaria mostra particolare attenzione per le persone con disabilità e per i loro familiari, riservando loro numerose agevolazioni fiscali.

Pubblichiamo a riguardo una importante guida, redatta per L’Agenzia Informa con un aggiornamento al maggio 2021, che illustra il quadro aggiornato delle varie situazioni in cui sono riconosciuti benefici fiscali in favore dei contribuenti portatori di disabilità, indicando con chiarezza le persone che ne hanno diritto.

In particolare, sono spiegate le regole e le modalità da seguire per richiedere le agevolazioni su:

  • figli a carico;
  • veicoli;
  • altri mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici;
  • abbattimento delle barriere architettoniche;
  • spese sanitarie;
  • assistenza personale.

E’ possibile consultare la guida a questo link:

LE AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ

Agevolazioni fiscali per persone con disabilità

Di seguito pubblichiamo un elenco aggiornato per agevolazioni fiscali per persone con disabilità.

Detrazioni IRPEF in caso di figli portatori di disabilità

Alla persona che ha fiscalmente a carico la persona disabile spettano le seguenti detrazioni IRPEF (inversamente proporzionale al reddito, con soglia massima 95.000 euro): 1.620 euro per ogni figlio fino a tre anni di età, 1.350 euro dai tre anni in su, ulteriori 200 euro per figlio a partire dal primo se con più di tre figli a carico.

La detrazione è calcolata in modo inversamente proporzionale al reddito e si annulla per redditi superiori ai 95 mila euro l’anno.
Veicoli

In caso di acquisto di veicoli destinati ad essere utilizzati, in via esclusiva o prevalente, a beneficio delle persone disabili spettano detrazione IRPEF del 19% della spesa d’acquisto ed IVA al 4% sull’acquisto, esenzione bollo auto ed imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.

Le agevolazioni spettano una sola volta (cioè per un solo veicolo) nel corso di un quadriennio (decorrente dalla data di acquisto), a meno di furto (al netto dell’eventuale rimborso assicurativo) o cancellazione del precedente veicolo dal PRA, per demolizione.

L’erede può cedere il veicolo ricevuto in eredità dalla persona disabile anche prima dei due anni dall’acquisto con IVA al 4%, senza che questo comporti l’obbligo di dover versare la differenza d’imposta.
Le agevolazioni spettano a:

  • non vedenti e sordi
  • disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento
  • disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da
    pluriamputazioni
  • disabili con ridotte o impedite capacità motorie permanenti (è obbligatorio l’adattamento del veicolo e le agevolazioni spettano anche per l’acquisto di motocarrozzette autoveicoli o motoveicoli per uso promiscuo, o per trasporto specifico del disabile).
Altri mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici

Per l’acquisto di altri mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici spettano:

  • la detrazione IRPEF del 19% della spesa d’acquisto di sussidi tecnici e informatici
  • l’IVA al 4% sull’acquisto
  • le detrazioni per le spese di acquisto e mantenimento cane guida per non vedenti
  • la detrazione IRPEF al 19% spese per i servizi di interpretariato dei sordi.

Per le spese effettuate per acquistare telefonini per sordomuti, sussidi tecnici e informatici e cucine, si può fruire della detrazione solo se sussiste il collegamento funzionale tra il sussidio tecnico informatico e la specifica disabilità, da attestare mediante certificazione rilasciata dal medico curante o dalla prescrizione autorizzativa rilasciata dal medico specialista dell’Asl di appartenenza, richiesta dal Dm 14 marzo 1998 per fruire dell’aliquota IVA agevolata.
Barriere architettoniche

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia sugli immobili è possibile fruire di una detrazione IRPEF pari al:

  • 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2019
  • 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2020.

Rientrano nella categoria degli interventi agevolati:

  • quelli effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche (per esempio, ascensori e montacarichi)
  • i lavori eseguiti per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992.
Spese sanitarie

Per le spese mediche generiche e di assistenza specifica è prevista la deduzione dal reddito complessivo dell’intero importo pagato.

Queste spese sono deducibili anche quando sono state sostenute per un familiare disabile non a carico fiscalmente.

Possono essere detratte dall’imposta, per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro, anche da parte di chi ha il disabile a carico, le spese sanitarie specialistiche (per esempio, analisi, prestazioni chirurgiche e specialistiche).

Sono ammesse integralmente alla detrazione del 19%, senza togliere la franchigia di 129,11 euro, le spese sostenute per:

  • il trasporto in ambulanza del disabile
  • il trasporto del disabile effettuato dalla Onlus, che ha rilasciato regolare fattura per il servizio di trasporto prestato o da altri soggetti (per esempio il Comune) che hanno tra i propri fini istituzionali l’assistenza ai disabili
  • l’acquisto di poltrone per inabili e minorati non deambulanti e di apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale
  • l’acquisto di arti artificiali per la deambulazione
  • la costruzione di rampe per l’eliminazione di barriere architettoniche esterne e interne alle abitazioni (non cumulabile con i bonus ristrutturazioni)
  • l’adattamento dell’ascensore per renderlo idoneo a contenere la carrozzella e l’installazione e la manutenzione della pedana di sollevamento installata nell’abitazione della persona con disabilità (per la parte eccedente quella per la quale si fruisce della detrazione relativa alle spese sostenute per interventi finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche)
  • l’acquisto di cucine, limitatamente alle componenti dotate di dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, preposte a facilitare il controllo dell’ambiente da parte dei disabili, specificamente descritte in fattura con l’indicazione di dette caratteristiche
  • mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento dei disabili.
Assistenza personale

Per l’assistenza personale nei casi di “non autosufficienza” del disabile nel compimento degli atti della vita quotidiana sono previste le seguenti agevolazioni fiscali:

  • deduzione dei contributi (fino a 1.549,37 euro) per addetti a servizi domestici e assistenza personale o familiare
  •  detrazione spese per addetti all’assistenza personale (fino a 2.100 euro) per redditi fino a 40.000 euro.

La detrazione spetta anche per le spese sostenute per il familiare non autosufficiente (compreso tra quelli per i quali si possono fruire di detrazioni d’imposta), anche quando egli non è fiscalmente a carico e anche se le prestazioni di assistenza sono rese da:

  • una casa di cura o di riposo
  • una cooperativa di servizi
  • un’agenzia interinale.

Nuovi modelli di PEI: Scuola secondaria, valutazione del comportamento e quadri orari

In questo articolo, grazie agli spunti di Graziella Roda e partendo dall’analisi dei nuovi modelli di PEI, analizzeremo:

1.     Scuola secondaria di II grado: Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento

2.     La valutazione del comportamento

3.     Quadri orari e dettagli sulla partecipazione dell’alunno alla vita complessiva della classe e della scuola

  1. Scuola secondaria di II grado: Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento

Per la generalità degli allievi è stato emanato il Decreto Ministeriale 4 settembre 2019 n. 774, che però non si occupa di allievi certificati. Infatti, nelle premesse del decreto, si legge quanto segue: “CONSIDERATA l’opportunità di riservare ad un successivo provvedimento la predisposizione di apposite Linee guida per gli studenti con disabilità frequentanti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento di cui al presente decreto, coinvolgendo le associazioni di riferimento e l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica”.

Queste linee guida non risulta siano state pubblicate finora, dopo 18 mesi dall’emanazione del decreto “generalista”.

Quindi, affrontando la parte del PEI dedicata ai PCTO, non è tanto complicata la compilazione del modello quanto la strutturazione dei percorsi che non sono supportati dalle nuove linee guida.

Ed è davvero contraddittorio che si richiami in continuazione la necessità di essere inclusivi e non precludere alcuna esperienza formativa agli alunni certificati, poi si arrivi a quasi due anni dalle norme per tutti senza essersi efficacemente occupati di quelle per gli alunni certificati. Credo che l’idea di indicazioni specifiche per gli alunni certificati, in questo caso, non sia una vera e propria discriminazione, quanto il riconoscimento delle infinite complessità (e anche degli enormi ostacoli) che questo processo comporta. Ma è emarginante il fatto che le indicazioni specifiche per gli studenti con disabilità non siano ancora state emanate.

Ed è curioso che nelle linee guida allegate al decreto sui nuovi PEI, nella parte in cui si illustra la struttura per i PCTO non si faccia cenno alcuno alla mancanza di questo fondamentale tassello.

Per il resto, nel modello di PEI sono indicate 3 categorie di PCTO (aziendale, scolastico, altro) di cui si chiedono alcuni dettagli fondamentali.

  1. La valutazione del comportamento

Il punto 8.5 nei nuovi PEI è dedicato specificamente alla questione del comportamento, ovviamente in relazione a problemi comportamentali di particolare rilevanza rilevabili in contesto scolastico ed eventualmente anche a casa o nell’extra-scuola.

Occorre innanzi tutto indicare quanto segue:

A – Il comportamento è valutato in base agli stessi criteri adottati per la classe

B – Il comportamento è valutato in base ai seguenti criteri personalizzati e al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Nel successivo punto 9 c’è un approfondimento particolare proprio sulla prevenzione e gestione delle crisi comportamentali a scuola. Si tratta di uno spazio lasciato bianco e quindi liberamente compilabile.

Per aiutare le scuole ad affrontare la questione delle crisi comportamentali, l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna ha pubblicato una nota reperibile al link seguente: https://www.istruzioneer.gov.it/2018/07/18/prevenzione-e-gestione-delle-crisi-comportamentali-a-scuola-ii-edizione/

È un insieme molto corposo di strumenti di osservazione e descrizione analitica delle crisi e del contesto in cui si presentano, e per la definizione di un piano per la prevenzione e la gestione, piano per l’intera scuola da inserire nel PTOF, e piano per il singolo alunno, da collegare al PEI, proprio in questo punto di cui ora stiamo trattando. Uno degli allegati a questa nota riguarda anche le attività didattiche concrete che possono aiutare a prevenire le crisi migliorando la comunicazione e costruendo contesti più adeguati alle esigenze o alle difficoltà dei singoli alunni.

  1. Quadri orari e dettagli sulla partecipazione dell’alunno alla vita complessiva della classe e della scuola

Il quadro 9 è una specie di quadro orario amplificato, in cui si registrano gli orari dell’alunno e quelli delle persone che gli sono collegate (insegnanti di sostegno, educatori, personale ATA per l’assistenza personale, ecc.).

Viene chiesto di precisare con esattezza in quali momenti l’alunno non è in classe, perché, cosa va a fare, dove, con chi e per quali obiettivi.

Non dovrebbe più presentarsi la questione dell’alunno disabile che puntualmente esce dalla classe dopo i primi 5 minuti e vaga da un laboratorio ad un altro, da un’auletta di sostegno ad un’altra.

Viene inoltre chiesto di precisare se, in modo continuativo, l’alunno deve assentarsi da scuola. Non si tratta di un orario “creativo” ma di far fronte ad effettive necessità. Ad esempio le due ore settimanali di logopedia programmate in orario scolastico, o le ore di psicomotricità.

Un altro punto fondamentale riguarda le visite o le uscite didattiche. È capitato tante volte, troppe volte, che la classe parte in gita o va da qualche parte e l’alunno certificato viene lasciato a scuola. Le scuse trovate sono le più creative.

In questo modello di PEI fin dall’inizio dell’anno scolastico occorre precisare quali gite o uscite didattiche si pensa di fare per la classe e come l’alunno certificato partecipa ad esse, quali ostacoli occorre rimuovere, avendo tempo per farlo, e cosa occorre predisporre affinché tutto fili liscio.

Bisogna essere chiari: se avendo pensato a tutto si scopre che la partecipazione dell’alunno certificato è impossibile … si cambia attività, non si lascia l’alunno a casa. Se non ci si può andare tutti, allora si va in un altro posto.

Infine nel modello di PEI c’è spazio per raccordare le attività scolastiche e quelle extrascolastiche, richiamando il punto iniziale in cui si parlava, appunto, di raccordo tra PEI e PI.

Questo per sottolineare ancora che l’esperienza di vita che l’alunno con disabilità vive, deve essere coerente e coordinata; tutti gli attori devono “tirare dalla stessa parte”.