Percorsi nella scuola secondaria di II grado: diploma sì/diploma no

In questo articolo, Graziella Roda tratta la questione, molto rilevante, dei percorsi nella scuola secondaria di II grado, perché in questo pacchetto di norme si fanno distinzioni molto chiare, che è bene comprendere sia come genitori sia come insegnanti. Di seguito il testo integrale della sua comunicazione:

1)     Percorsi nella scuola secondaria di II grado: diploma sì/diploma no

La questione centrale è che nel nostro Paese i diplomi della scuola secondaria di II grado hanno valore legale. Chi fosse particolarmente attratto dalla questione può trovare a questo link gli esiti di una indagine promossa dal Senato nel 2011. http://www.senato.it/documenti/repository/dossier/studi/2011/Dossier_280.pdf

Quindi, senza entrare negli aspetti giuridici della questione e neppure nella discussione che negli anni periodicamente si riaccende sull’opportunità o meno di togliere il valore legale ai titoli di studio, ora mi serve soltanto sottolineare che questo fatto è all’origine delle diverse tipologie di PEI che possono essere definiti per i ragazzi con disabilità.

Il decreto all’art. 10 comma 3 li specifica in questo modo:

Nel PEI è indicato il tipo di percorso didattico seguito dallo studente, specificando se trattasi di:

  1. percorso ordinario;
  2. percorso personalizzato (con prove equipollenti);
  3. percorso differenziato”.

In questo non c’è niente di nuovo rispetto alla normativa precedente (e non potrebbe essere diversamente, dal momento che questo decreto ministeriale non può scostarsi dalle leggi generali sull’istruzione).

Nel modello di PEI della scuola secondaria di II grado viene richiesta la compilazione, disciplina per disciplina, delle seguenti informazioni, che traggo dalle linee guida per maggiore leggibilità:

Disciplina: ______________

A – Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

B – Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni in relazione agli obiettivi specifici di apprendimento (conoscenze, abilità, competenze) e ai criteri di valutazione ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… con verifiche identiche û equipollenti û

C – Segue un percorso didattico differenziato: ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… con verifiche  non equipollenti [indicare la o le attività alternative svolte in caso di differenziazione della didattica ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Cui segue il seguente quadro riassuntivo:

La Studentessa/lo Studente segue un percorso didattico di tipo:

û 1. ordinario

û 2 personalizzato (con prove equipollenti)

û 3 differenziato

Vediamo nel dettaglio cosa le Linee Guida specificano rispetto alla questione.

Il tema è trattato diffusamente ai punti 8.2 e 8.3

Non riporto qui tutto il contenuto di questi punti, perché è molto lungo e dettagliato ed è bene che ciascuno lo ponderi direttamente.

Cerchiamo semplicemente di riassumerne i punti essenziali (che non modificano norme generali dell’istruzione ma specificano meglio la questione, vista la molta confusione che in taluni casi si era venuta creando).

  1. a)Per poter ottenere il diploma finale l’alunno certificato deve poter seguire “un percorso di studi che, anche se personalizzato, sia sostanzialmente riconducibile a quello previsto per l’indirizzo di studi frequentato e sostenere, in tutte le discipline, prove di verifica ritenute equipollenti, ossia ritenute dello stesso valore di quelle somministrate alla classe
  2. b)Laddove ciò non sia possibile, si accede ad una progettazione che viene chiamata “differenziata” e che consente qualsiasi tipo di personalizzazione di cui l’alunno possa avere necessità. Tale progettazione non porta al titolo di studio ma ad un attestato di competenze.
  3. c)“Le decisioni che riguardano la corrispondenza dei percorsi disciplinari e l’equipollenza – ossia la validità delle prove di verifica – sono di competenza del Consiglio di classe non del GLO nel suo insieme … occorre ricordare che questa decisione rientra nella valutazione degli apprendimenti e il Consiglio di Classe ha pertanto diritto ad affrontarla in modalità riservata, senza doverne discutere con gli altri partecipanti ai lavori del GLO”;
  4. d)Quanto indicato al punto precedente non implica che la famiglia debba per forza accettare un PEI differenziato “La prima applicazione della programmazione differenziata richiede una formale proposta del Consiglio di classe ai genitori, che successivamente deve essere concordata con loro: essi possono rifiutarla e in questo caso saranno somministrate in tutte le discipline delle prove equipollenti, ossia valide secondo l’ordinaria progettazione dell’indirizzo di studi frequentato, anche se andranno comunque garantite le attività di sostegno e continueranno ad essere applicate tutte le personalizzazioni ai metodi di valutazione indicati nel riquadro 8.2”
  5. e)Quanto sopra riportato è particolarmente importante perché precisa che il fatto che la famiglia scelga di non accettare il PEI differenziato non implica l’abbandono dell’alunno alla vita della classe; non lo si lascia senza aiuti nel suo percorso di apprendimento. Vanno infatti individuate ed applicate tutte le forme di compensazione possibili, pur restando nell’ambito del percorso equipollente.
  6. f)C’è un punto nelle linee guida che desta una qualche preoccupazione secondo me: “La scuola deve verificare che siano chiare ai genitori le conseguenze di ogni decisione presa in questo ambito, ossia che cosa comporta l’accettazione del percorso differenziato ma anche quali possono essere i rischi di insuccesso a cui lo studente può andare incontro se deve sostenere valutazioni equipollenti. Poiché i soggetti coinvolti in questa decisione (genitori e Consiglio di classe) partecipano ai lavori del GLO, ma sono autonomi e distinti rispetto ad esso nelle rispettive differenziazioni, si deciderà secondo i casi se inserire queste procedure all’interno del gruppo stesso, verbalizzando le decisioni assunte, o se sia più opportuno gestirle separatamente”. È chiaro a questo punto che la differenziazioni tra le componenti del GLO scuola/famiglia, che pare sia stato giustificato dicendo che si trattava semplicemente di definire l’accesso al SIDI, si appalesa invece chiaro in questo passaggio: ci sono due componenti distinte nel GLO, una sono i docenti e una è la famiglia, la scuola può decidere di discutere la scelta del PEI differenziato o equipollente senza la presenza della famiglia, cui resterà soltanto la possibilità di accettarla o rifiutarla;
  7. g)Una volta accettata la programmazione differenziata, essa prosegue negli anni seguenti senza che sia necessaria automaticamente una nuova approvazione da parte della famiglia
  8. h)Tuttavia è possibile modificare la scelta sia in un senso sia in un altro. È cioè possibile passare da un PEI equipollente a uno differenziato nel caso si verifichi che l’alunno non è in grado di seguire la programmazione della classe neppure con gli aiuti possibili. È altresì possibile passare da un PEI differenziato ad un PEI equipollente: “Il passaggio dalla programmazione differenziata a una valida per il conseguimento del titolo è infatti possibile se il Consiglio di classe decide, in base agli elementi di valutazione in suo possesso e con adeguata motivazione, che lo studente è in grado di apprendere anche le discipline seguite in precedenza in modo differenziato, sostenendo in un secondo momento prove equipollenti
  9. i)Nelle linee guida c’è una precisazione importante a proposito del passaggio dalla programmazione differenziata alla programmazione equipollente. “A tutte le considerazioni fatte fin qui si collega anche il problema del passaggio da PEI differenziato a PEI semplificato. La “procedura” con la quale alcune famiglie chiedono questo passaggio solo nell’ultimo anno, con esiti spesso paradossali e con frequente insorgenza di contenzioso, è una grave criticità e una stortura più e più volte segnalata dalle istituzioni scolastiche. Infatti è del tutto evidente che sostenere un esame con prove equipollenti sulla base di un PEI “semplificato” significa che tali prove debbono essere costruite in modo tale da poter accertare il raggiungimento, sia pur a livello essenziale, di competenze e risultati / obiettivi di apprendimento di un intero percorso scolastico, e non dell’ultimo anno. Un raggiungimento che non può avvenire nell’arco del solo ultimo anno, se negli anni precedenti il percorso non è stato conforme a quello ordinario. Pur tuttavia, è sempre ammessa la possibilità di rientrare in un percorso ordinario, qualora lo studente superi prove integrative, in apposita sessione, relative alle discipline e ai rispettivi anni di corso duranti i quali è stato seguito un percorso differenziato”.
  10. j)È bene ancora precisare che “In presenza di percorsi misti, differenziati in alcune discipline e sostanzialmente ordinari o personalizzati ma con verifiche equipollenti in altre, il percorso didattico complessivo è necessariamente differenziato, perché nel nostro impianto ordinamentale è sufficiente una singola “non conformità” in una disciplina per precludere il conseguimento del diploma
  11. k)In un successivo passaggio, le linee guida entrano in modo più specifico sulla questione dei percorsi equipollenti e sulle relative modalità di valutazione. “Con l’opzione “B” si definisce un percorso che, pur personalizzato o adattato, conserva la sua validità ai fini del conseguimento del titolo di studio e prevede la possibilità di somministrare prove di verifica dichiarate equipollenti (in certi casi particolari, anche identiche), ossia dello stesso valore di quelle della classe pur se diverse rispetto ai contenuti, rendendo possibili semplificazioni che non compromettano la loro validità. Possono rientrare in questo ambito eventuali dispense da prestazioni ritenute non indispensabili, supporti che garantiscono in ogni caso l’autonomia di base, facilitazioni non determinanti… Valutando queste personalizzazioni si terrà conto anche della rilevanza che possono avere le varie discipline nello specifico indirizzo di studi. Modificando in questo modo la progettazione, anche se non in modo radicale, cambiano molto probabilmente anche i risultati attesi per cui diventa necessario adattare i criteri di valutazione definiti per la classe”. È bene fare molta attenzione in questi passaggi, perché le scuole corrono il rischio, con buone intenzioni, di concedere facilitazioni che poi, arrivando all’Esame di Stato, potrebbero costituire un ostacolo al diploma, soprattutto ove non fossero accettate dal Presidente di Commissione. Quindi prima di effettuare scelte rischiose i dirigenti scolastici e i docenti sono invitati a consultare l’Amministrazione, in modo particolare i Dirigenti Tecnici che effettuano la sorveglianza sugli Esami di Stato.
  12. l)Torna ovviamente la questione dell’esonero da alcune discipline, che nella scorsa mail ho definito incomprensibile, in quanto totalmente riconducibile alla fattispecie del PEI differenziato (perché questo è). In ogni caso le linee-guida precisano che “L’esonero è deciso dal Consiglio di classe, non solo dall’insegnante titolare della disciplina, e deve costituire una scelta eccezionale derivante da impedimenti oggettivi o incompatibilità, non da mere difficoltà di apprendimento In questi casi si specifica che per la disciplina in questione è stato deciso l’esonero e, di conseguenza, si indica quali attività alternative vengono svolte in quelle ore, nonché come vengono organizzate e valutate.”. Ripeto tuttavia che questa questione dell’esonero è soltanto confusiva, sempre a mio avviso. 

2)     Diritto allo studio non significa diritto al diploma

Proprio la questione del valore legale del titolo di studio fa sì che non si possa richiedere a tutti i costi l’ottenimento del diploma, perché esso prevede il possesso di determinati standard di competenze che devono essere raggiunti. Nelle linee guida c’è un settore in cui si esamina in modo approfondito la questione, partendo dalla sentenza della Corte Costituzionale n.215/87.

Solidarietà… di Gusto 2020! Special Edition Delivery

“Solidarietà’ … di Gusto 2020! Special Edition Delivery”

Quest’anno portiamo il Natale a casa Tua!

In questo anno molto particolare, non potendo svolgere il consueto incontro conviviale in occasione delle festività natalizie, che ci vedeva insieme in allegria, in un magico giorno di festa, abbiamo comunque pensato ad una possibile alternativa che ci possa far sentire “vicini” anche se “necessariamente distanti”!

Ti invitiamo quindi a partecipare alla “edizione zero” di “Solidarietà’ … di Gusto 2020! Special Edition Delivery”

L’iniziativa prevede la possibilità di consumare a casa, con la propria famiglia, un gustoso “menù pizza” dal sapore tutto speciale, in quanto parte della quota di ogni asporto e/o consegna a domicilio che vorrai prenotare, andrà in donazione ad Angsa Umbria!

Come funziona?
🍕 Trova la pizzeria più vicina a casa tua, prenota e scarica il “biglietto menù pizza solidale” al link che trovi qui sotto per partecipare:
😋  Il Girasole Pizzeria Ristorante Assisi

(disponibilità prenotazioni VEN 1/01 + VEN 8/01).
☎️ 075/8043281
LINK EVENTO e BIGLIETTO: https://www.eventbrite.it/e/133331812039

😋 Pizza pizza bastia umbra (disponibilità prenotazioni VEN, SAB, DOM 1,2 e 3 gennaio + 8,9 e 10 gennaio)
☎️ 075/8012700
LINK EVENTO e BIGLIETTO: https://www.eventbrite.it/e/133334622445

😋 Il Chioschetto – Bar Pizzeria Foligno (disponibilità prenotazioni VEN, SAB, DOM 1,2 e 3 gennaio + 8,9 e 10 gennaio)
☎️ 0742/718289
LINK EVENTO e BIGLIETTO: https://www.eventbrite.it/e/133335565265

😋 ZERO ZERO Bakery Cafè (disponibilità prenotazioni SAB 2/01 + SAB 9/01)
☎️ 0744/401378
LINK EVENTO e BIGLIETTO: https://www.eventbrite.it/e/133337079795

Il Natale è un dono e noi, anche in questo anno, vogliamo condividerlo con Te:
📸 pubblica le tue foto sui social taggando ANGSA Umbria: ci faranno “sentire vicini” come se fossimo insieme!
Ora non ti resta che gustare la pizza in allegria ed insieme alla tua famiglia!

Adotta una cassetta | Torna la campagna per Le clementine per l’Autismo

Torna anche quest’anno la campagna “Le clementine per l’autismo” di ANGSA Umbria con un format diverso. Quest’anno, infatti, con Adotta una cassetta sarà possibile ricevere, grazie ad una donazione, le clementine IGP di Calabria per compiere un gesto di solidarietà a favore di ANGSA Umbria (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), realtà impegnata da quasi venti anni nel supporto alle persone affette da autismo e alle loro famiglie. Quest’anno non potremo vederci nelle piazze, nei centri storici e per le vie dell’Umbria, ma abbiamo programmato la campagna “Adotta una cassetta” per il 12 e il 13 novembre.

La vostra collaborazione sarà ancor più preziosa nel sostenere ANGSA con una piccola donazione per ricevere le buonissime clementine IGP di Calabria fornite dalla Cooperativa Agricola Morgia.

Un gesto speciale che permetterà di rendere sostenibili e realizzabili le numerose attività e i tanti progetti che l’associazione sta portando avanti con passione, a favore di minori e adulti autistici e delle loro famiglie, soprattutto e ancora di più in un periodo come quello che stiamo affrontando, dove l’emergenza sanitaria non deve farci dimenticare dei bisogni dei più deboli.

Per condividere con ancora più forza la campagna delle clementine a sostegno di ANGSA Umbria, si possono utilizzare gli hashtag #LECLEMENTINEPERLAUTISMO e #ANGSAUMBRIA, attraverso il quale volontari, donatori e affezionati potranno condividere con foto e video sui social la loro donazione e partecipazione.

È possibile inoltre prenotare uno o più sacchetto di clementine telefonando al numero 338.6344821 o inviando una email a fundraising@angsaumbria.org.

Per info e prenotazioni, la scadenza è fissata al 10 novembre. Grazie!

DEMARTIS: “SODDISFAZIONE PER L’ORDINE DEL GIORNO DI GEMMATO SUL DIRITTO ALLO STUDIO IN PRESENZA PER GLI STUDENTI DISABILI”

Il presidente dell’Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) Benedetta Demartis esprime grande apprezzamento per l’ordine del giorno, proposto dall’onorevole Marcello Gemmato e approvato dal Governo, sul diritto allo studio degli alunni disabili.

“Con grande soddisfazione abbiamo appreso che la Camera dei deputati ha approvato l’ordine del giorno proposto dall’onorevole Gemmato – afferma il presidente Demartis – che impone al Commissario di Governo di provvedere all’acquisizione e alla distribuzione di ogni necessario bene o servizio utile a garantire, sempre e in ogni caso, il diritto allo studio e la didattica in presenza degli allievi con disabilità anche in concomitanza dell’attuazione di misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2 ovvero di misure di controllo e di prevenzione igienico sanitarie per limitare la possibilità di eventuali contagi all’interno degli istituti. Il Governo ha condiviso e accolto la proposta che consentirà di investire le dovute risorse per il regolare rientro a scuola e la ripresa degli studi a tutti, nessuno escluso. Dopo mesi di collaborazione con il tavolo tecnico siamo soddisfatti che le nostre richieste abbiano avuto seguito. Soddisfatti della decisione del Parlamento, che ha espresso la volontà di garantire il diritto allo studio e la didattica in presenza a tutti i nostri bambini e ragazzi con autismo, che durante il lockdown hanno patito più di tutti il cambio repentino della routine. Un plauso e un ringraziamento all’onorevole Marcello Gemmato, che in maniera decisa ha mostrato grande sensibilità per il mondo della disabilità”.

Torniamo insieme a riveder le stelle!

Venerdì 28 agosto “Torniamo insieme a riveder le stelle”! 🌠
 
Sarà il momento per una cena evento di raccolta fondi a sostegno della nostra associazione!
 
Si comincia alle ore 20.00
🏡 presso lo spazio giardino de La Semente
 
Ospite della serata Maurizio Caselli – esperto di astronomia che illustrerà le meraviglie della volta celeste.
 
Prenotazione obbligatoria entro il 26 agosto – posti contingentati nel rispetto delle normative vigenti anti Covid.
Adulti 25 euro /bambini 15 euro (fino a 10 anni).
 
Per info: Eleonora 338.6344821

Parent training a distanza per genitori di bambini

Il parent training a distanza si rivolge a genitori di bambini che non riescono ad usufruire di moderni mezzi di comunicazione e per i quali l’intervento a distanza sarebbe complicato. Consiste in un percorso di sei appuntamenti, uno alle settimana e per sei settimane consecutive, che si terranno il martedì dalle 18. 30 alle 20. 30 a partire da martedì 28 aprile. Le adesioni dovranno pervenire entro e non oltre il 24 aprile 2020.
Il progetto sarà coordinato dalla dott. Ssa Simona Datti di Giuliaparla Onlus e coadiuvato dalla dott. Ssa Jessica Barbanera di Angsa Umbria Onlus e prevede il coinvolgimento di 15 famiglie al massimo.
Giuliaparla e Angsa valuteranno le richieste e daranno precedenza ai nuclei familiari in maggiore difficoltà.

Per iscriversi, è possibile inviare una email a giuliaparla@gmail.com

2 Aprile 2020, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo

L’impegno di ANGSA Umbria ai tempi del Coronavirus

L’impegno per ricordare la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo non si ferma, nonostante l’emergenza da Coronavirus. In questo momento di grande difficoltà per il mondo, ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) sezione regionale dell’Umbria, ha riflettuto su quanto il Covid-19 rappresenti infatti un rischio dal forte impatto sociale, non solo per chi è maggiormente esposto al contagio, ma anche per chi, portatore di disabilità, necessita di attenzioni specifiche e coordinate, grazie al supporto del Servizio Sanitario Nazionale. Anche per questo, l’Associazione ritiene che sia ancor più necessario accendere i riflettori sulla giornata del 2 aprile, per ricordare l’importanza del sostegno e del supporto alle famiglie di persone con autismo in una fase così delicata come quella che stiamo vivendo in queste settimane.

La Giornata del 2 aprile è stata istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU, come ricorrenza per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico.

Non una festa, ma momenti di consapevolezza e riflessione, che garantiscano una crescita della comunità. Due i momenti, tutti “smart” e digitali, che vedranno ANGSA Umbria impegnata in prima linea nella diffusione del messaggio: il primo attraverso un’iniziativa intitolata #NELBLUDIPINTODIPIU’ che si rivolge a chi, con i propri bimbi, vorrà disegnare e condividere disegni realizzati in casa. I disegni, da inviare durante questa settimana e fino al 2 aprile, possono essere condivisi attraverso i social taggando gli account (su Twitter o Facebook) di Angsa Umbria, oppure inviati via email a comunicazione@angsaumbria.org. Ci penseremo noi a condividerli attraverso i nostri canali!

Inoltre, proprio il 2 aprile, alle ore 17, ANGSA Umbria organizza una videoconferenza in diretta Facebook, sui suoi canali. Il parent/professional training dal titolo “L’autismo ai tempi del Coronavirus” vedrà la partecipazione di: Simona Levanto (Responsabile progetti abilitativi per bambini, adolescenti e adulti con Autismo, attività di parent to parent, job coaching, formazione) su “L’approccio cognitivo comportamentale d’emergenza; Michele Rossi (psichiatra e psicoterapeuta, ricercatore presso il Crea, Centro per la ricerca e evoluzione AMG della Misericordia di Firenze) su “La gestione degli aspetti psicologici”; Giovanni Magoni (psicologo, consigliere e fondatore di CulturAutismo Onlus) su “Come comunicare in casa”.

©Riproduzione riservata

Convegno Autismo – Un Silenzio da Ascoltare – Perugia

Pubblichiamo e diffondiamo la comunicazione relativa al convegno sull’autismo che si intitola “Un silenzio da ascoltare”, che si terrà a Perugia il prossimo 6 marzo, all’interno del Salone d’Onore di Palazzo Donini, sede della Giunta Regionale dell’Umbria. Al convegno interverrà anche Paola Carnevali Valentini, presidente di ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria.

SCARICA LA LOCANDINA

Con ANGSA Umbria, corso di formazione su Autismo e Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) – Seconda Edizione

ANGSA Umbria organizza la seconda edizione degliincontri, dedicati a operatori, genitori e insegnanti, su autismo e utilizzo della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria è infatti attiva sul territorio dal 2001 e da sempre impegnata nel sostegno delle famiglie delle persone autistiche. Il progetto è stato realizzato grazie alla partecipazione del Dottor Giovanni Magoni, esperto nel trattamento di adolescenti e adulti con autismo, il quale sarà relatore del ciclo di incontri, e di Ipertesto (Associazione regionale per lo sviluppo e la ricerca delle nuove tecnologie didattiche), provider del corso di formazione teorico e pratico.

Il corso si svolgerà, sempre dalle 14 alle 18:

  • venerdì 28 febbraio
  • venerdì 13 marzo
  • martedì 7 aprile
  • venerdì 17 aprile.

La CAA è un insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie utili a semplificare e incrementare la comunicazione nelle persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, con particolare riguardo al linguaggio orale e alla scrittura.

Il corso di formazione, accreditato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e valido per il riconoscimento di 19 crediti ECM, si svolgerà presso il DigiPASS di Assisi, ex sede Icap, in via Cristoforo Cecci  – Santa Maria degli Angeli.

Il corso è gratuito e aperto ad un numero massimo di 40 partecipanti. Prevista quota di € 30.00 per l’iscrizione all’iniziativa da versare tramite bonifico bancario a CC intestato a ANGSA UMBRIA Onlus IBAN IT37W0200838282000000842468 – Banca Unicredit Piazza Mazzini Filiale Bastia Umbra).

Per info e iscrizioni, è possibile rivolgersi direttamente ad ANGSA Umbria, inviando una e-mail a segreteria@angsaumbria.org o telefonando ai numeri 0742.303153 o al 392.2688364.


Regolamento di iscrizione

Il corso è gratuito ed è aperto ad un massimo di 40 partecipanti.

Prevista quota di € 30.00 per l’iscrizione all’iniziativa, da versare previa accettazione da parte della Segreteria di ANGSA Umbria a seguito dell’invio della scheda di iscrizione.

Il presente tagliando vale solo come prenotazione. L’iscrizione al corso verrà confermata dalla segreteria dopo il riscontro del versamento della quota a mezzo bonifico bancario. L’ordine d’arrivo del bonifico e non della presente vale come priorità d’accesso.

INFORMATIVA DEL PROVIDER

Ai fini dell’acquisizione dei crediti formativi ECM, in base al Programma Nazionale di Educazione Continua in Medicina (decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, come integrato dal decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, per l’istituzionalizzazione in Italia della E.C.M.) è necessaria la presenza effettiva del 100% rispetto alla durata complessiva dell’evento formativo residenziale da parte degli Operatori Sanitari iscritti e partecipanti a ciascun evento.

Pertanto, si rende noto ai Sig. ri Partecipanti ai Corsi ECM che in caso di assenza, anche breve e dipendente da cause di forza maggiore, non sarà possibile rilasciare l’attestato con riconoscimento dei crediti ECM, ma, considerato il venir meno del presupposto della presenza effettiva al 100%, verrà rilasciato al partecipante un attestato di sola partecipazione al Corso ECM.

In caso di rinuncia al corso, poiché il bonifico è considerato conferma della prenotazione: fino a 21 giorni prima della data di inizio del corso il rimborso sarà totale detratte le spese di segreteria e bancarie; fino a 7 giorni prima la data d’inizio del corso comporterà la perdita del 30% della quota; oltre tale termine, invece, ci sarà la perdita della totalità dell’importo. E’ possibile provvedere a un’“autosostituzione”.

Bonifico bancario da effettuarsi su:

CC intestato a ANGSA UMBRIA Onlus

IBAN IT37W0200838282000000842468

Banca Unicredit Piazza Mazzini Filiale Bastia Umbra

Inviare copia sia del bonifico effettuato che della scheda di iscrizione via mail a segreteria@angsaumbria.org

Corso internazionale sulle malattie rare senza diagnosi

Il corso internazionale “Training on strategies to foster solutions of undiagnosed rare disease cases” si terrà all’Istituto Superiore di Sanità dal 27 al 29 Aprile,  2020.

Questa iniziativa fa parte di una serie di attività di formazione incluse nella European Joint Programme on Rare Diseases (EJP RD).

L’ EJP RD è un progetto finanziato dalla Commissione europea, di cui l’ISS è partner, che ha come obiettivo di creare un ecosistema globale e sostenibile che consenta un circolo virtuoso tra ricerca, assistenza e innovazione medica.

Il Corso, in lingua inglese, è aperto a tutta la comunità internazionale dei ricercatori, clinici e altri professionisti e, in generale, a tutti coloro che hanno un concreto interesse nella ricerca e nella diagnosi delle malattie rare.

Il Corso attraverso l’uso di “use cases” illustrerà metodologie e strumenti validati a livello internazionale.

Inoltre, l’evento faciliterà il “networking” tra i professionisti che si occupano di malattie rare.

Il Corso è gratuito ed è possibile registrarsi fino al 26 Gennaio 2020.

Il programma e altre informazioni sono disponibili al  LINK

Modulo di iscrizione al disponibile al seguente LINK