Convegno “Autismi, benessere e sostenibilità”, a Rimini dati ufficiali su autismo in Italia

Grazie ad ASDEU (Autism Spectrum Disorder in European Union), progetto europeo biennale finanziato dalla Commissione Europea, sono oggi disponibili i dati definitivi della prevalenza dei disturbi dello spettro autistico nel nostro Paese, secondo i quali circa un bambino italiano su 100 è colpito da autismo.
«Questa iniziativa continentale – come spiegano dal Centro Studi Erickson – ha avuto come obiettivo quello di fare il punto sullo stato dell’arte dell’autismo in Europa, sotto diversi punti di vista, e per molti Stati, Italia compresa, la ricerca ha rappresentato una prima esperienza di studio epidemiologico dei disturbi dello spettro autistico. Nel nostro Paese ASDEU è stato ufficialmente rappresentato dall’IRCCS Stella Maris di Calmbrone (Pisa), sotto la guida del neuropsichiatra Filippo Muratori e dello psicologo e psicoterapeuta Antonio Narzisi. In un secondo momento ha aderito anche l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), con uno studio promosso e finanziato dal Ministero della Salute, intitolato Osservatorio nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, che ha portato a un’ulteriore ricerca epidemiologica nelle aree di Lecco-Monza-Brianza, Roma e Palermo».

Lo studio epidemiologico ASDEU-Stella Maris è stato eseguito su oltre 10.000 bambini di età compresa tra i 7 e i 9 anni nell’area metropolitana di Pisa e Provincia. Lo scopo era da una parte quello di stimare il numero dei bimbi in quella fascia di età con una diagnosi di autismo, dall’altra di individuare alunni che non avessero una diagnosi ma il cui profilo comportamentale potesse essere suggestivo di autismo. La chiusura della ricerca ha confermato i dati attesi relativi alla prevalenza dei disturbi dello spettro autistico in Italia ovvero di circa uno su 100, anche se i risultati finali sono ancora in fase di elaborazione.
«Coinvolgendo le scuole – viene ulteriormente sottolineato da Erickson -, ASDEU ha facilitato una migliore comprensione delle necessità dei bambini con autismo, elementi essenziali per una migliore organizzazione delle risorse a supporto di famiglie e alunni. Ha permesso inoltre di individuare le forme di autismo più lievi, cosiddette “ad alto funzionamento”, che sono più difficili da intercettare e poi diagnosticare».

Lo studio verrà prossimamente presentato da Antonio Narzisi al convegno Autismi, benessere e sostenibilità organizzato da Erickson per il 4 e 5 maggio al Palacongressi di Rimini, del quale avremo occasione di riparlare sulle nostre pagine. Si tratta infatti di un appuntamento molto atteso, durante il quale una serie di ospiti e relatori internazionali faranno il punto sulla ricerca scientifica, sui nuovi modelli di diagnosi e intervento e sugli strumenti operativi attualmente disponibili. (S.B.)

I nuovi appuntamenti con Cinemanchìo all’UCI Cinema di Perugia

Continua nelle sale cinematografiche dell’UCI Cinema di Perugia la programmazione con adattamento ambientale “autism friendly” grazie al progetto Cinemanchìo e alla collaborazione con ANGSA e ANGSA Umbria Onlus.

Cinemanchìo è il progetto autism friendly con adattamento ambientale per rendere fruibile la proiezione e la visione dei film anche a persone affette dal disturbo dello spettro autistico.

La formula con Cinemanchìo resta sempre la stessa: luci in sala non del tutto spente; i suoni leggermente più bassi della normale trasmissione cinematografica; la libertà di movimento in sala durante la proiezione; la possibilità di portare cibo specifico da casa. Il tutto a favore dell’accessibilità.

Ecco le prossime date in Umbria, a Perugia, nell’ambito della rassegna “Kids Club”:

– 15 aprile “Re Leone”
– 22 aprile “Belle & Sebastien”
– 29 aprile “E’ arrivato il Broncio”

Il Progetto Cinemanchìo è stato sviluppato per garantire a centinaia di migliaia di persone la partecipazione attiva e continuativa all’offerta culturale in Italia. Si tratta quindi di criteri che possono essere ideali per tantissimi bambini e proprio per questo ci si aspetta una partecipazione ampia e condivisa. Cinemanchìo propone la resa accessibile grazie a tecnologie e sistemi di adattamento ambientale che consentano alle persone cieche, ipovedenti, sorde, ipoudenti e persone nello spettro autistico la visione dei film nelle sale cinematografiche. Le esperienze e l’impegno di associazioni che operano nel settore dell’accessibilità, della promozione sociale, della produzione e della distribuzione cinematografica hanno permesso l’elaborazione di un progetto nazionale che metta a sistema un modello inclusivo su tutto il territorio nazionale. Un’iniziativa di enorme portata che consentirà all’Italia di raggiungere uno standard di assoluto valore nel campo dell’integrazione culturale e sociale.

«È bene ricordare – sottolineano tra l’altro i promotori di Cinemanchìo – che le proiezioni Friendly Autism Screening sono in realtà adatte a tutti i bambini, poiché consentono loro la visione del film in un ambiente libero e aperto, che è perfetto per i giovanissimi spettatori».

A Novara, il convegno sul “Manuale Essenziale per Vivere” per gli autistici adulti

Pubblichiamo l’articolo comparso su Pernoiautistici.it a firma di Pasqualina Pace a proposito del convegno di Angsa tenutosi a Novara sul “Manuale Essenziale per Vivere” per gli autistici adulti.

L’articolo integrale è consultabile al seguente link —> https://bit.ly/2G35OXC

Si è concluso sabato scorso a Novara presso l’Università del Piemonte Orientale un workshop ricco e impegnativo tenuto da Patrick McGreevy su “Essential for living” che si presenta come uno strumento di valutazione semplice, attento a tutti gli aspetti individuali, orientato alla pratica e all’insegnamento di skill funzionali e rilevanti rivolto a bambini e adulti con disabilità da moderata a severa e repertori limitati.

Essential for living include sette domini di abilità e un dominio sui problemi disadattivi; i domini sono centrati su otto abilità essenziali: fare richieste, aspettare, accettare la rimozione, completare compiti richiesti, accettare il “NO”, seguire istruzioni, completare abilità di vita quotidiana,tollerare situazioni.

La valutazione e l’insegnamento delle abilità all’interno dei domini sono sequenziate in ordine di difficoltà e in relazione alla funzionalità per cui la valutazione considera le abilità non come mera presenza/assenza delle stesse ma tiene conto dell’importanza di possedere determinate competenze nella vita di tutti i giorni.

Le abilità sono definite come must have ( che è necessario avere), should have (che si dovrebbero avere), good to have ( che è un bene avere) e nice to have ( che è utile avere).

Questa classificazione anticipa i concetti che stanno alla base dello sviluppo del manuale che come afferma Chiara Pezzana- Direttore sanitario del centro per l’autismo di Novara “E.Micheli” Onlus-“ Restituisce tecnica alle attività quotidiane”.

Essential for living è uno strumento utilizzato nella pianificazione di progetti educativi che integra perfettamente le tecniche di analisi del comportamento senza mai parlare di A.B.A. ( nelle accezioni che spesso sentiamo), la possibilità di essere utilizzato da tutte le figure educative ( insegnanti, educatori, familiari…)senza bisogno di una formazione lunga e specifica su Essential for living ma che abbiano padronanza nelle tecniche cognitivo – comportamentali, la certezza di ottenere risultati e avere contezza dei progressi avendo come riferimento quello che io chiamo la “ scienza dei risultati” ossia avere chiaro che il raggiungimento dell’obiettivo non è dato da una siglatura positiva ma è possiamo definirlo raggiunto solo se quella abilità è spendibile nella quotidianità e quindi ha una ricaduta in termini di qualità di vita della persona.

Credo che un quando un metodo provi ad accostare la scienza alla persona e al rispetto del suo essere e non viceversa parta già vincente. L’innovazione non risiede nelle procedure ma nel modo con il quale si applicano perché tra il dire e il fare ci sono loro: i nostri ragazzi e il loro futuro”.

Pasqualina Pace

responsabile equipe psicoeducativa Fondazione Marino per l’autismo Onlus

Nuovo appuntamento per Cinemanchìo | A Perugia c’è “Peter Rabbit”

Arriva nelle sale cinematografiche dell’UCi Cinema di Perugia “Peter Rabbit”, il film a tecnica mista del 2018 diretto da Will Gluck. Si tratta di un adattamento cinematografico della serie televisiva Peter coniglio (Peter Rabbit), basata a sua volta sul racconto di Beatrix Potter.

Il film sarà all’UCI di Perugia per Cinemanchìo, il progetto autism friendly con adattamento ambientale per rendere fruibile la proiezione e la visione dei film anche a persone affette dal disturbo dello spettro autistico.

La formula con Cinemanchìo resta sempre la stessa: luci in sala non del tutto spente; i suoni leggermente più bassi della normale trasmissione cinematografica; la libertà di movimento in sala durante la proiezione; la possibilità di portare cibo specifico da casa. Il tutto a favore dell’accessibilità.

Il progetto di cinema Autism Friendly è partito anche in Umbria, grazie alla disponibilità delle sale cinematografiche messe a disposizione da Uci Cinema, e all’impegno di ANGSA (Associazione Nazionale Soggetti Autistici). Con “Peter Rabbit” siamo già alla terza proiezione: la prima data in Umbria è stata quella di domenica 4 marzo, con la proiezione di “Leo Da Vinci” alle 10.40. Il 18 marzo è stata poi la volta di “Big Foot”, sempre all’UCI Cinema di Perugia. 29261669_10155104438057063_8205815965703733248_o

Il Progetto Cinemanchìo è stato sviluppato per garantire a centinaia di migliaia di persone la partecipazione attiva e continuativa all’offerta culturale in Italia. Si tratta quindi di criteri che possono essere ideali per tantissimi bambini e proprio per questo ci si aspetta una partecipazione ampia e condivisa. Cinemanchìo propone la resa accessibile grazie a tecnologie e sistemi di adattamento ambientale che consentano alle persone cieche, ipovedenti, sorde, ipoudenti e persone nello spettro autistico la visione dei film nelle sale cinematografiche. Le esperienze e l’impegno di associazioni che operano nel settore dell’accessibilità, della promozione sociale, della produzione e della distribuzione cinematografica hanno permesso l’elaborazione di un progetto nazionale che metta a sistema un modello inclusivo su tutto il territorio nazionale. Un’iniziativa di enorme portata che consentirà all’Italia di raggiungere uno standard di assoluto valore nel campo dell’integrazione culturale e sociale.

2 aprile: Giornata Mondiale dell’Autismo. Il programma con ANGSA Umbria Onlus

Sta per partire il ricco calendario di eventi, tavole rotonde, incontri e cineforum che ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria Onlus ha strutturato in occasione del 2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Dal 15 marzo al 5 aprile, infatti, Angsa Umbria Onlus, insieme ad altre realtà locali e nazionali, sarà impegnata a sensibilizzare la cittadinanza tutta e le istituzioni di fronte ad una sindrome ancora poco conosciuta, seppur diffusa. Tutto ruota intorno al 2 aprile: una data scelta nel 2007 dall’Onu e dedicata a una serie di iniziative che hanno come scopo quello di contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone affette da autismo.

Angsa Umbria Onlus ha creato ad hoc un programma ricco di appuntamenti, che si articolerà in una serie di iniziative, dibattiti aperti alla cittadinanza, eventi e cineforum, ai quali parteciperanno tante istituzioni e realizzato anche grazie al patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Ufficio Scolastico Regionale, Usl 1 e 2 Umbria.

Grande spazio, quest’anno, al confronto con il mondo scuola: quattro gli incontri dal titolo “Autismo e scuola. Modelli e percorsi di integrazione”, programmati nelle città di Perugia (15 marzo, ore 16.30, Salone d’Onore di Palazzo Donini), Bastia Umbra (19 marzo, ore 16.30, Sala Multimediale Sant’Angelo – evento annullato per cause tecniche), Terni (22 marzo, ore 16.30, Sala dell’Orologio del Caos) e Foligno (26 marzo, ore 16.30, presso il Delfina Palace Hotel).

La sensibilizzazione nei confronti dell’autismo entrerà anche quest’anno all’interno delle scuole di tutta l’Umbria: grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, con la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza per l’Umbria, Maria Pia Serlupini, e con il dottor Angiolo Pierini, Neuropsichiatra infantile e referenti della Asl Umbria 2, tutte le scuole che aderiranno alla Giornata del 2 Aprile dedicheranno parte della loro programmazione alla tematica e coloreranno le loro scuole con grappoli di palloncini blu, colore simbolo dell’autismo.

Anche quest’anno, come per il 2017, spazio inoltre ai cineforum, grazie alla visione del film “The Special Need”, di Carlo Zoratti: un documentario ‘on the road’, sul tema della sessualità, ma prima ancora un’indagine sentimentale. Le proiezioni si terranno a: Foligno (26 marzo, ore 10, Politeama Clarici); Perugia (28 marzo, ore 10, Cinema Meliés); Bastia Umbra (28 marzo, ore 10, Cinema Esperia); Spoleto (28 marzo, ore 10, Sala Frau); Terni (28 marzo, ore 10, Sala dell’Orologio del Caos). Il cinema si conferma dunque una delle arti e degli strumenti di comunicazione migliore per l’autismo e per ANGSA Umbria Onlus, che, ricordiamo, ha recentemente avviato anche in Umbria, il progetto Cinemanchìo per il cinema “autism friendly”.

E si confermano anche per quest’anno, sempre nei giorni tra il 15 marzo e il 5 aprile, gli appuntamenti con il “Light it up blue”: i principali monumenti delle città italiane si coloreranno di blu, colore simbolo dell’autismo. In Umbria, ad acquisire questa particolare variazione cromatica, saranno i principali monumenti e centri storici: dell’evento saranno dunque protagonisti, tra gli altri, le facciate della Basilica di San Francesco di Assisi, i grifoni e l’atrio del Comune di Perugia, il balcone di Palazzo Donini che si affaccia su Corso Vannucci. Tra le altre città coinvolte: Trevi; Campello sul Clitunno; Spoleto; Castel Ritaldi; Foligno; Bevagna; Montefalco; Bastia; Spello; Cannara; Città di Castello; Sigillo; Gubbio; Bettona; Valfabbrica; Marsciano; Torgiano; Norcia; Terni; Stroncone; Arrone; Castiglione del Lago; Narni; Giano dell’Umbria.

Si terrà inoltre il “Piediblus“, in collaborazione con l’Usl Umbria 1 e 2, che coinvolgerà diverse linee di camminatori. Cittadini e amanti delle passeggiate cammineranno tutte le sere per le vie delle città umbre portando dei palloncini blu in mano, fermandosi durante il percorso per riflettere sulla problematica. Si camminerà a Perugia – Monteluce; Castel Del Piano; Madonna Alta; Villa Pitignano; Ponte San Giovanni; Petrignano; Castelnuovo; Santa Maria degli Angeli; Rivotorto; Capodacqua; Bastia Umbra; Cannara; Casacastalda; Città di Castello; Castiglione del Lago; Spello; Foligno; Spoleto; Trevi; Castel Ritaldi.

Le iniziative proseguiranno il 2 aprile, eletta come giornata madre delle Settimane Blu. Si intitola “Blue Trek” ed è il percorso guidato a Compignano, frazione di Marsciano, organizzato per l’occasione da ANGSA Umbria Onlus in collaborazione con l’associazione l’Olivo e la Ginestra. Ai partecipanti sarà consegnato un simbolico palloncino blu da tenere in mano durante la passeggiata. Dopo il pranzo, nel pomeriggio, spazio alle attività laboratoriali (lana, intreccio, musica e visita in fattoria).

La settimana si concluderà con il tavolo di condivisione esperienziale dal titolo “Identificare i disturbi dello spettro autistico: modelli di intervento e strumenti idonei”, che si terrà giovedì 5 aprile presso il Centro Diurno La Semente, a Limiti di Spello, a partire dalle ore 16.30. Sarà l’occasione per condividere con gli esperti del settore e le istituzioni esperienze, dubbi, domande, progetti futuri.

Per i dettagli dei singoli eventi potete consultare la pagina Facebook di Angsa Umbria Onlus, a questo link: www.facebook.com/angsaumbria

Cinemanchìo arriva in Umbria | La proiezione è a Perugia

Le luci in sala, che non vengono del tutto spente; i suoni leggermente più bassi della normale trasmissione cinematografica; la libertà di movimento in sala durante la proiezione; la possibilità di portare cibo specifico da casa. Il tutto a favore dell’accessibilità. Si chiama Cinemanchìo ed è il progetto di cinema Autism Friendly che partirà anche in Umbria, grazie alla disponibilità delle sale cinematografiche messe a disposizione da Uci Cinema, e all’impegno di ANGSA (Associazione Nazionale Soggetti Autistici).

Prima data in Umbria sarà quella di domenica 4 marzo, con la proiezione di “Leo Da Vinci” alle 10.40.

Il Progetto Cinemanchìo è stato sviluppato per garantire a centinaia di migliaia di persone la partecipazione attiva e continuativa all’offerta culturale in Italia. Si tratta quindi di criteri che possono essere ideali per tantissimi bambini e proprio per questo ci si aspetta una partecipazione ampia e condivisa. Cinemanchìo propone la resa accessibile grazie a tecnologie e sistemi di adattamento ambientale che consentano alle persone cieche, ipovedenti, sorde, ipoudenti e persone nello spettro autistico la visione dei film nelle sale cinematografiche. Le esperienze e l’impegno di associazioni che operano nel settore dell’accessibilità, della promozione sociale, della produzione e della distribuzione cinematografica hanno permesso l’elaborazione di un progetto nazionale che metta a sistema un modello inclusivo su tutto il territorio nazionale. Un’iniziativa di enorme portata che consentirà all’Italia di raggiungere uno standard di assoluto valore nel campo dell’integrazione culturale e sociale.

«È bene ricordare – sottolineano tra l’altro i promotori di Cinemanchìo – che le proiezioni Friendly Autism Screening sono in realtà adatte a tutti i bambini, poiché consentono loro la visione del film in un ambiente libero e aperto, che è perfetto per i giovanissimi spettatori».

Convegno “Autismo: conoscere, per agire” | Tutti gli interventi

A seguito del convegno “Autismo: conoscere, per agire” organizzato da Angsa Ravenna il 3 febbraio scorso riportiamo i link dei video a tutti gli interventi.
L’intervento di Noemi Cornacchia, Presidente di ANGSA Emilia-Romagna e di Ravenna, la quale saluta i partecipanti e introduce il tema della giornata:
L’intervento di Benedetta De Martis, Presidente di ANGSA nazionale, la quale porta il saluto al convegno e chiede agli Amministratori della cosa pubblica un impegno a dare risposte concrete ai genitori di persone con autismo in difficoltà:
L’intervento della dott.ssa Paola Visconti tratta il tema dei disturbi dello spettro autistico, up to date e possibili biomarkers:
L’intervento di Maria Laura Galli, Neurologa della Fondazione Sospiro di Cremona, parla dell’Assessment del dolore nella disabilità intellettiva e nell’autismo:

L’intervento del Dott. Roberto Keller, psichiatra, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta, responsabile del Centro pilota regione Piemonte per i disturbi dello spettro autistico in età adulta:

Disability Card, per un’Italia ed un’Europa accessibile

L’idea di una Disability Card UE come strumento utile alle persone con disabilità dell’Unione nasce da lontano.

Parlamento europeo e Consiglio, approvando nel dicembre 2013 il Regolamento n. 1381/2013, hanno istituito uno specifico Programma “Diritti, uguaglianza e cittadinanza” per il periodo 2014-2020. Per garantirne l’attuazione, soprattutto per la parte della promozione dei diritti delle persone con disabilità, a Bruxelles la Direzione Generale Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione Europea ha rappresentato il fulcro per la realizzazione della UE Disability Card coinvolgendo Associazioni e istituzioni in tutta Europa.

La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in partenariato con la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità), è titolare dell’attuazione del progetto, con il Ministero del Lavoro in veste di sponsor dell’iniziativa in qualità di Autorità nazionale rilevante in materia di disabilità.

In questi mesi la FISH ha condotto una rilevazione propedeutica al progetto per tentare da un lato di descrivere i benefit più diffusi e i percorsi adottati per riconoscerli, dall’altro per iniziare, assieme a tutti i partner, a delineare il funzionamento e le opportunità della Card europea, le ricadute pratiche, le necessità operative. È stato anche realizzato uno specifico sito (www.disabilitycard.it) che restituisce il quadro generale dell’avanzamento dei lavori.

Su questi aspetti sono emersi molti elementi interessanti sui quali la FISH organizza un evento aperto a tutti. “Disability Card, per un’Italia ed un’Europa accessibile” si terrà a Roma il prossimo 22 dicembre 2017 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (ingresso Via Santa Maria in Via, 37). L’inizio, con l’introduzione di Vincenzo Falabella, Presidente FISH, e di Franco Bettoni, Presidente FAND, è previsto per le ore 10.

Dopo i saluti di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Venuto, Disability Manager Gabinetto della Sindaca di Roma e Emiliano Monteverde, Assessore alle Politiche Sociali Municipio I Roma Capitale, seguiranno interventi di Giampiero Griffo (membro Board EDF), Giovanni Merlo (Direttore Ledha), Carlo Giacobini (Direttore HandyLex.org) e Roberto Romeo (Presidente ANGLAT).

Attesi gli interventi di Raffaele Tangorra (Direttore Generale per l’Inclusione Sociale e per le Politiche Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e Rocco Lauria (Direttore Centrale Invalidità Civili INPS). A seguire, Marco Mancini (Responsabile dei rapporti con le associazioni del Gruppo FS).

Modera Pietro Vittorio Barbieri, Coordinatore Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’evento sarà sottotitolato. L’ingresso e la partecipazione sono liberi, ma l’iscrizione obbligatoria (presso la Segreteria FISH: tel. 06.78851262, email: presidenza@fishonlus.it).

Il programma completo dell’evento è disponibile nel sito FISH.

Natale con Angsa | Il pranzo “Solidarietà… di gusto 2017!”

Trascorrere insieme il pranzo della domenica. Farsi gli auguri in vista dell’arrivo del Natale. Incontrare soci, amici, famiglie, sostenitori di Angsa Umbria. Anche quest’anno si può, grazie al tradizionale appuntamento con “Solidarietà… di gusto!”.

Quest’anno festeggeremo tutti insieme il 10 dicembre, a partire dalle ore 12.30, al ristorante Delfina Palace Hotel, in via della Fornacetta a Foligno. Abbiamo in serbo per voi un gustoso menù. Partecipare al pranzo di Natale di Angsa è un gesto che vale doppio: si festeggia insieme, ma sopratutto si diventa parte di una comunità votata al sociale e all’aiuto di bambini e giovani affetti dalla sindrome dello spettro autistico.

Per info, prenotazioni e conferma, potete telefonare allo 0742.303153 oppure al 328.5723744.

Come ogni anno è nostro piacere ringraziare l’organizzazione di Angsa Umbria Onlus e agli sponsor Cattolica Assicurazioni, di Bastia Umbra e Ponte San Giovanni, e Assi Tre Sas di Ciancabilla Fabio & C. S.a.s., che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento.

 

Angsa Umbria a Bologna per il convegno “Autismo: non solo bambini”

«Intendiamo richiamare alla società tutta il fatto che l’autismo non riguarda solo i bambini»: è partita da questo assunto, l’ANGSA di Bologna (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), nell’organizzare, su richiesta delle famiglie, il convegno intitolato Autismo, non solo bambini, in programma per il 14 ottobre, a Bologna (Sala Borsa Auditorium Biagi, ore 10-18). Anche Angsa Umbria ha partecipato al convegno: la presidente Paola Carnevali Valentini ha infatti portato la sua esperienza con il racconto del centro diurno La Semente a Limiti di Spello, divenuta poi anche fattoria sociale e distretto rurale.
L’evento nasce dalla collaborazione dell’ANGSA Bologna con Biblio Bologna, con la Biblioteca Sala Borsa e con l’Università del capoluogo emiliano, avvalendosi del patrocinio di quest’ultima, dell’Istituto Scolastico Regionale, dall’Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL), del Comune di Bologna e della Regione Emilia Romagna e dal Comune di Bologna. In tal senso porteranno i propri saluti Paolo Zoffoli, presidente della Commissione Sanità Regione Emilia Romagna, Maria Caterina Manca, consigliere comunale di Bologna,oltreché responsabile della Commissione Minori Disabili dell’AUSL e Maurizio Fabbri, vicepresidente della Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione di Bologna.

Ad entrare nel dettaglio del programma è Marialba Corona, presidente dell’ANGSA di Bologna, che ha moderato i lavori insieme alla consigliera dell’Associazione Antonella Pignatari: «Di autismo – spiega Corona – non si muore, c’è chi migliora molto, chi migliora poco e chi peggiora per il sopravvenire delle temute quanto frequenti comorbilità psichiatriche e mediche. Con aderenza alla realtà e senza edulcorazioni, due medici hanno parlato della gestione di queste comorbilità (Rita Di Sarro dell’AUSL di Bologna e Andrea Carnuccio della Fondazione Marino per l’Autismo). Il tema della vita adulta è stato poi trattato a trecentosessanta gradi in ogni sua sfaccettatura, a partire dalla presentazione di uno specifico documento da parte della presidente nazionale ANGSA Benedetta De Martis, per passare all’impegno della scuola negli ultimi anni di superiori per la preparazione alla vita adulta (Graziella Roda dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna). Si passerà quindi a parlare di inserimento lavorativo inclusivo (Francesco Crisafulli e Ingrid Irene Bonsi, educatori professionali) e protetto (Paola Carnevali, presidente dell’ANGSA Umbria e Andrea Tittarelli del Centro Diurno Fattoria Sociale La Semente) e all’educazione indispensabile per evitare la segregazione (Francesca Giovannini, educatrice professionale, Chiara Pezzana, neuropsichiatra infantile ed Elena Malaguti dell’Università di Bologna). Verranno infine illustrate le caratteristiche ottimali delle residenze per adulti con autismo (Giovanni Marino, fondatore e presidente della Fondazione Marino per l’Autismo e Federica Garavini, coordinatrice della Cooperativa Insieme per Crescere): queste ultime sono il risultato di immani sacrifici di genitori che non trovando proposte soddisfacenti nell’esistente, hanno messo tutto il loro patrimonio e tutto il loro impegno per costruire realtà abitative che favorissero al massimo la qualità di vita dei figli. Questo dev’essere dunque da stimolo alle Pubbliche Istituzioni, che devono prendere tali esempi per riprodurli e non per attendere che altri genitori riempiano il vuoto».

Articolo ripreso da Superando.it