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Piano sanitario regionale, al via i tavoli tematici. Angsa è presente

Si è insediato il 5 febbraio il primo dei dodici Tavoli tematici istituiti nell’ambito del percorso di definizione del nuovo “Piano sanitario regionale 2018-2020” della Regione Umbria. Si tratta di realtà aperte al confronto, dedicate a varie materie come psichiatria, cure primarie e assistenza terzo livello territoriale, medicina d’iniziativa e malattie croniche, disabilità e riabilitazione, dipendenze, cure palliative, prevenzione, rete ospedaliera, emergenza-urgenza, trapianti e sangue, tecnologie e telemedicina, ricerca e medicina di precisione, infanzia ed età evolutiva.

Ne fanno parte circa 250 persone tra funzionari regionali, dipendenti delle Aziende Usl e ospedaliere, rappresentanti dei Disco (Direttori di Struttura Complessa), delle organizzazioni sindacali, dell’Anci, del Forum del Terzo settore, di Associazioni di utenti, pazienti e loro familiari e del volontariato maggiormente rappresentative in Umbria, che hanno espresso interesse e disponibilità a contribuire al dibattito per la stesura del nuovo strumento di programmazione della sanità umbra, raccogliendo l’invito dell’Assessorato regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare. Anche ANGSA Umbria Onlus ha preso parte al confronto tenutosi ieri per la programmazione.

In occasione dell’incontro, è stata recepita all’interno del piano sanitario la delibera legislativa della Regione Umbria del 14 novembre 2017, a proposito delle equipe territoriali per disturbi dello spettro autistico. E’ proprio sulla spinta di tale delibera che ANGSA Umbria chiede di prevedere in tutto il territorio regionale una reale e fattiva operatività delle equipe territoriali, anche interdistrettuali; di potenziare il Centro regionale di riferimento per i disturbi dello spettro autistico, estendendo le competenze anche all’adolescenza e all’età adulta; di incrementare le dotazioni d’organico dei servizi dell’età evolutiva e adulta; di rafforzare la rete delle strutture diurne, sia per minori che per adolescenti ed adulti e di quelle residenziali dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico; di promuovere un sistema di raccolta dati informatizzata al fine di avere adeguati dati epidemiologici, necessari per una programmazione dei servizi proporzionati alle esigenze della popolazione con disturbo dello spettro autistico.

L’obiettivo – ha spiegato dal canto suo l’Assessorato – è elaborare un nuovo Piano sanitario non calato dall’alto, ma costruito dal basso, attraverso un’ampia partecipazione della comunità regionale e di tutte le categorie interessate per assicurare servizi e risposte davvero efficaci. Il nuovo Piano nasce dalla necessità di riorganizzare il sistema sanitario regionale definendo un nuovo modello di sanità umbra, che ponga al centro la persona e le sue difficoltà, punti su qualità, equità, universalità, accessibilità e innovazione e sia capace di rispondere in maniera più adeguata ai bisogni di salute dei cittadini e del territorio, in un contesto sociale profondamente cambiato.