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Videomodelling, servizi sanitari più facili per persone con autismo

Una nuova strategia, quella del videomodelling, già adottata in altre occasioni e che ora diventa un metodo appropriato per far sì che i servizi sanitari diventino più facili e accessibili per persone affette da autismo e da altre tipologie di disabilità.

A fare da apri pista per il progetto è l’Associazione friulana ProgettoAutismo FVG. Il videomodelling si basa su filmati che “presentano il modo appropriato di mettere in atto un comportamento o precise sequenze di azioni, per raggiungere un determinato obiettivo“. Qui tutti i dettagli —> Superando.it

Rientra ora in questa serie di filmati anche “Dottore Amico”, un nuovo video che facilita l’accessibilità ai servizi sanitari e di primo soccorso alle persone con autismi e ritardi intellettivi e che è gratuitamente disponibile a tutti, per precisa volontà di chi lo ha realizzato.

Nel progetto si sfrutta la potenzialità dell’apprendimento osservativo da parte di persone affette dallo spettro autistico e che può essere utilizzato a casa, dagli educatori e in ospedale dal personale sanitario: consiste infatti in una tecnica di apprendimento per imitazione (modelling). In sostanza, l’insegnamento dell’abilità avviene mediante l’esposizione ripetuta a una videoregistrazione nella quale un modello esegue correttamente e lentamente un compito costituito da una sequenza di comportamenti.

Il ProgettoAutismo FVG è stato realizzato in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Udine. ProgettoAutismo FVG ha realizzato ora Dottore Amico, videomodelling che facilita l’accessibilità ai servizi sanitari e di primo soccorso per le persone con autismi e ritardo intellettivo, utile anche per bambini in fascia prescolare e scolare.
L’iniziativa è nata da un’idea dei genitori dell’Associazione ed è stata progettata in collaborazione con Alessia Domenighini, consulente comportamentale e responsabile delle attività della stessa ONLUS, con la consapevolezza delle numerose criticità vissute dalle persone con autismo e dalle loro famiglie nell’accesso ai servizi di base, comprese le cure ospedaliere anche di primo soccorso e gli esami di routine che costituiscono spesso un momento molto stressante e problematico.